Tre settimane fa vi abbiamo riportato che Minority Report (2002) diventerà una serie tv prodotta dalla Amblin Television di Steven Spielberg, regista del film originale, tratto a sua volta da un brillante racconto di Philip K. Dick. Ebbene, The Hollywood Reporter (via ComingSoon.net) segnala che la serie sarà ambientata dieci anni dopo il film, e seguirà le vicende di uno dei tre precog mentre cerca di vivere una vita “normale”, ma continua a essere tormentato da visioni del futuro. Incontrerà una detective che, sconvolta dai traumi del suo passato, lo aiuterà a utilizzare il suo dono a fin di bene.
Per il ruolo della detective verrà scritturata un’attrice di richiamo, com’è già stato fatto con Halle Berry per Extant (sempre prodotto da Spielberg). Max Borenstein (Godzilla, Seventh Son) si occuperà di sviluppare lo show e di scrivere la sceneggiatura del pilot, il cui progetto è nelle mani della Fox, peraltro già colpevole della pessima gestione di Almost Human, altra serie poliziesca di ambientazione fantascientifica: stavolta, considerando la notorietà del franchise, faranno meglio a non sbagliare.
Vi ricordo che il film si svolge nel 2054, e ha come protagonista Tom Cruise nella parte di John Anderton, capitano dell’Unità Pre-crimine della polizia di Washington, che sfrutta le abilità precognitive di tre gemelli (i precog) per anticipare i casi di omicidio, e prevenirli prima ancora che accadano. John, però, si trova costretto a fuggire da quel sistema che amava difendere tanto strenuamente, poiché i precog annunciano un omicidio di cui lui stesso è il colpevole.
Curiosamente, un tema molto simile è già stato trattato da un’altra serie televisiva, Person of Interest, in cui uno scienziato inventa un sistema di sorveglianza che attinge alle fonti più disparate – telecamere, microfoni, web, telefonate – per prevenire i crimini comuni, e chiede aiuto a un ex agente della CIA per impedirli. L’ispirazione dall’idea originaria di Philip Dick è palese.