Box Office Cinema SW Japan Mondiale
Sicuramente una delle cinematografie più vive e frizzanti degli ultimi anni e, relativamente, una di quelle che solo nei decenni recenti hanno raggiunto il palscoscenico internazionale, sia quello festivaliero che quello popolare, il cinema della Corea del Sud gode attualmente di ottima salute. Non solo quindi i grandi nomi del cinema autoriale come Park Chan-wook, autore di quella fantastica trilogia della vendetta che tanto ha stupito e ammaliato gli spettatori di mezzo mondo, tanto da portare anche ad un remake hollywoodiano di Old Boy firmato Spike Lee, ma anche la produzione popolare ha raggiunto in questi ultimi anni degli ottimi risultati. Roaring Currents (conosciuto anche come The Admiral) è in questo senso la coronazione e la dimostrazione della forza del movimento cinematografico sud coreano, il film diretto da Kim Han-min in sole tre settimane di proiezioni non è solamente diventato il film in assoluto più visto nella storia della penisola con più di 14 milioni di biglietti venduti, ma probabilmente si appresta anche a raggiungere o almeno ad avvicinarsi al record di incassi detenuto da Avatar con 122 milioni di dollari. Roaring Currents dopo la festa nazionale del 15 agosto ed il passato weekend ha infatti raggiunto quota 111 milioni di dollari e non sembra volersi arrestare nonostante la dura concorrenza di altri film locali come The Pirates and Sea Fog, risultati che non fanno che confermare la salute, almeno dal punto di vista commerciale del cinema sud coreano.
Un successo quello del film diretto da Kim Han-min che fra le molteplici ragioni di dell’irrompente popolarità annovera sicuramente la spettacolarità delle scene di guerra, ma anche quelle storiche e di unità nazionale, temi che in quella zona dell’Asia sono sempre molto sentiti e accendono focosità mai represse ed anzi vive più che mai da una parte e dall’altra. Raoring Currents è infatti un film storico ambientato nei mari del 1597 subito dopo l’occupazione giapponese, quando una piccola flotta di solo 12 navi giudate dall’ammiraglio Yi Sun-Shin, si scontrò con quella nipponica che di imbarcazioni ne contava quasi 200 nella famosa battaglia di Myeongryang, un avvenimento che nell’immaginario coreano ha la stessa importanza quasi mitica della battaglia delle Termopili per l’antichità europea.