Il libro cult per l’infanzia Nelle pieghe del tempo (A Wrinkle in Time) di Madeleine L’Engle è pronto per diventare un film. Da quel che riporta Variety, la Disney ha infatti ingaggiato niente meno che la regista da Oscar Jennifer Lee (quella di Frozen!) per scrivere la sceneggiatura della pellicola ispirata appuntp al romanzo fantascientifico scritto da Madeleine L’Engle nel 1962.
Il libro in questione è considerato, nell’immaginario collettivo, come uno dei primi testi per introdurre i bambini nel genere sci-fi e racconta di una ragazzina che decide di andare alla ricerca del padre, uno scienziato per il governo, scomparso misteriosamente anni prima… A quanto pare, la Lee “ha impressionato molto la Disney per la sua visione della storia che enfatizza in particolare sul ruolo di questa combattiva protagonista nonché per il suo approccio creativo al genere fantascientifico”. Al momento, Jennifer Lee è coinvolta solo come sceneggiatrice e non come regista: lo studio è dunque alla ricerca di un nome per dirigere il film. Vi terremo aggiornati sull’evoluzione del progetto.
Di seguito la trama del libro:
Meg Murry sta avendo un momento difficile. Suo padre, l’astrofisico Dr. Jack Murry, è misteriosamente scomparso. Il suo giovane fratello, Charles Wallace, un genio, è infastidito e sminuito ed è considerato uno stupido perché non rivolge la parola a nessuno al di fuori della sua famiglia. Meg non va d’accordo con i suoi coetanei, con gli insegnanti, con i suoi fratelli gemelli di 10 anni, e persino con se stessa. In questa situazione infelice giunge una sconosciuta, la misteriosa Signora Cosè, che veste in un modo molto strano, e le sue amiche la Signora Chi e la signora Quale. Esse portano Meg, Charles Wallace e il loro nuovo amico Calvin O’Keefe su strani, nuovi altri pianeti, preparando i ragazzi per una missione il cui obiettivo è salvare il Dr. Murry dal malevolo “IT” sul pianeta Camazotz. Il tutto è possibile proprio grazie al TESP-ACT, che permette loro, per l’appunto, di viaggiare tra le pieghe delle varie dimensioni spazio-temporali.
Fonte: Variety