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Captain America 3 – Gli sceneggiatori parlano del tono, di Modok e del futuro del Cap

Pubblicato il 15 agosto 2014 di Marlen Vazzoler

La presenza di Steve Rogers, un uomo immutato nei suoi ideali nell’America dei giorni nostri è stato il fattore determinante che ha trasformato in una cospirazione politica la trama di Captain America: The Winter Soldier, lo ha rivelato lo sceneggiatore Christopher Markus in un’intervista alla rivista SFX.

“So che a un certo punto Kevin Feige ha suggerito ‘Beh, perché non facciamo cadere lo SHIELD? E fare in modo che ci sia lo zampino del Cap?’ Un uomo contro questa organizzazione gigante – non hai intenzione di fargli guidare un carrarmato quindi ci sarà qualcosa di subdolo. E improvvisamente comincia a suggerire una cospirazione politica. Se metti un uomo degli anni quaranta nella geo-politica dei giorni nostri, tutto sembrerà essere una cospirazione. Sembrerà volgare e subdolo e sfuggente, e la gente non dirà la verità. Ho la tendenza a credere che fosse esattamente la stessa cosa nel 1945, ma non è come l’abbiamo vista. Diventa una cospirazione politica semplicemente mettendo lo Steve Rogers del 1945 nell’America di oggi”.

L’immutabilità di Rogers va contro la logica della sceneggiatura, perché normalmente gli scrittori vogliono raccontare un arco in cui il personaggio cambia, ma Markus sottolinea che Cap resiste questa logica:

“È come se fosse una statua che sta lì durante tutte le stagioni – tutto accade e alla fine è lì ‘No, ancora qui, mi dispiace!’”.

Markus è al momento al lavoro con il collega Stephen McFeely, nella stesura di Captain America 3 che sarà ancora una volta diretto da Anthony  e Joe Russo. La loro intenzione, spiega Markus, è naturalmente di creare qualcosa di diverso nel prossimo capitolo, pur mantenendo il tono politico. McFeely aggiunge:

“Quando siamo incappati nella pubblicazione del fumetto di Brubaker, tutti abbiamo detto che, salvo alcune eccezioni, questo è il tono della franchise moderna del Cap. E potete immaginare con noi di nuovo qui, con ancora i Russo, e poi se vi è piaciuto Winter Soldier allora vi piacerà il terzo, se lo faremo bene!”.

Sappiamo che il film sarà ambientato due anni dopo ma quali personaggi possiamo aspettarci nel prossimo film? Markus ammette che gli piacerebbe inserire Modok da qualche parte ma:

“Ci sono delle persone che ho sempre voluto inserire. Voglio mettere Modok da qualche parte, ma non puoi far piombare una testa gigante galleggiante! Non sarà ‘Oh, dobbiamo andare a parlare con questo tipo – c’è qualcosa che dovrei dirvi su di lui prima…’ [ride]. Improvvisamente tutto il film deve prendere quella struttura per accomodarlo. Non vincerò mai quella battaglia!”.

Lo scrittore inoltre rivela che nelle bozze di Winter Soldier era presente Occhio di Falco, ma la sua parte era così piccola e Natasha stava già facendo la maggior parte del lavoro nel film.
Per quanto riguarda il passaggio di consegne nei fumetti tra Cap e Falcon, Markus spiega che a differenza dei fumetti che sono pubblicati da 60/70 anni, la franchise filmica del Cap esiste da soli cinque anni quindi non c’è bisogno di sconquassarla, perché non è ancora giunta l’ora. Questo potrebbe significare che è ancora troppo presto per vedere Bucky prendere il posto di Steve.

Captain America 3, in cui vedremo ancora una volta Chris Evans nel ruolo del protagonista, arriverà nelle sale il 6 maggio 2016.

Fonte sfx