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Titanfall: tutta una questione di punti di vista o…di altezza?

Pubblicato il 02 luglio 2014 di Jacopo Triulzi

È passato ormai qualche mese da quando sono uscite Xbox One e Playstation 4 e si può tranquillamente affermare che nessun titolo, al momento, abbia fatto intravedere le reali potenzialità della next-gen. Forse solo Ryse: Son of Rome ci ha mostrato qualcosa di veramente innovativo, ma il gameplay macchinoso e ripetitivo non lo ha certamente aiutato.

Per come la vedo io, è ovviamente presto per saggiare le effettive qualità di queste due console, vuoi per il poco tempo trascorso dal lancio, vuoi per gli sviluppatori che hanno tutto il diritto di avere tempo per imparare a programmare con le nuove strutture, vuoi anche per la mole incredibile di giochi cross-gen usciti in questi mesi.

Titanfall è proprio uno di questi: lanciato sempre da Microsoft come una delle punte di diamante di Xbox One, ha pagato dazio soprattutto dal punto di vista tecnico, essendo sviluppato in contemporanea per vecchia e nuova generazione. Sia chiaro, niente di disastroso, ma sicuramente ci si aspetta molto di più dai videogiochi che usciranno.


Ma è giusto considerare, addirittura magari sminuire, un titolo solo per il suo aspetto grafico?

Per chi non conoscesse Titanfall, e spero veramente siate pochi, è uno sparatutto totalmente orientato al multiplayer, basato sullo scontro tra due fazioni, formate a loro volta dai piloti e dai loro Titan, veri e propri mech di cui è possibile prendere il comando per diventare devastanti macchine di guerra.

Cosa rende Titanfall, a mio parere, diverso dagli altri fps online?

Non avrà la frenesia di un Call of Duty, anche se ci si avvicina; le mappe non saranno vaste come quelle di Battlefield; non avrà nemmeno il realismo di altri titoli; ma Titanfall ha qualcosa, oltre ovviamente ai giganteschi robottoni (scusatemi il termine), che lo rende decisamente interessante: la verticalità delle arene per i combattimento.

Chiunque lo abbia provato, si sarà accorto che le minacce non solo possono arrivare da qualsiasi distanza, ma anche da tutte le altezze possibili: questo grazie alle abilità di parkour dei piloti.

Vera e proprio chicca di Titanfall, questa abilità, unita ai jet pack di cui dispongono i giocatori, permette di arrivare facilmente in ogni zona della mappa: saltare, correre e persino muoversi sui muri, saranno azioni all’ordine del giorno. Perfino l’espulsione dal Titan, in caso di distruzione, innesca un balzo di centinaia di metri da terra, sfruttando ancor più l’effetto sorpresa, grazie alla discesa dal cielo sul campo di battaglia. Ma non solo. Le mappe sono studiate genialmente in maniera non orizzontale, ma verticale, con edifici, montagne, salite e strutture, ognuna facilmente raggiungibile: che siate un cecchino o un soldato dedito all’assalto, troverete migliaia di postazioni per appostarvi o cercare varchi nelle fila del nemico.

Tutto questo, unito ad un finissimo bilanciamento delle armi e delle abilità di piloti e Titan, garantisce agli amanti degli fps online ore e ore di divertimento, in svariate modalità e con una buonissima veste tattica, utile per chi cerca qualcosa di più che il semplice rincorri-salta-spara.

Ve lo consiglio? Certamente, a patto di voler andare oltre il normale concetto di sparatutto e sfruttarne appieno parkour e tutte le azioni consentite ai piloti. Se amate questa modo insolito di combattere, Titanfall è il gioco che fa per voi. Io già lo adoro.

Vi aspetto online: se mi volete aggiungere, il mio gamertag è Zvx 10.