Come saprete Screenweek ha aperto, ormai da qualche settimana, un sito dedicato appositamente ai Cosplayer e al loro mondo, raggruppando e raccogliendo tutte le foto che li ritraggono agli eventi italiani ed esteri (QUI potete vedere quelle di Arcadia Comix).
Perchè fermarsi qui? Inizialmente fenomeno di nicchia, l’universo dei cosplay è in continua espansione e così abbiamo deciso di muoverci di conseguenza, parallelamente, offrendo a tutti i nostri lettori una panoramica diretta e veloce, atta a conoscere i cosplayer che ogni giorno alimentano le loro passioni.
Dopo il podcast con l’intervista alla mitica Lucrezia Crisci, con l’articolo di oggi inizia un percorso di interviste che potrete trovare sui nostri canali al fine di far conoscere a tutti questo mondo così curioso e particolare. Iniziamo con Ivan Cornacchia!
Ciao Ivan, piacere di averti con noi. Iniziamo con qualche domanda per conoscerti meglio: quanti anni hai e da dove vieni?
Ciao e grazie di darmi questa piacevole opportunità. Abito a Borgosatollo, un piccolo paese in provincia di Brescia. Mi ritengo ancora decisamente giovane, essendo del 1990!
Quali sono i cosplay che interpreti?
Al momento sono due: Black Spider-Man, con il quale ho debuttato in questo mondo, e Green Arrow.
Com’è nata la tua passione per il cosplay?
È nata nel 2010, quando degli amici mi hanno invitato a partecipare con loro al Lucca Comics. Sono andato in borghese e mi sono innamorato subito dell’ambiente e dello spirito dell’evento.
C’è stato qualcuno che ti ha fatto da “mentore” nel mondo dei cosplay? O che comunque è stato il tuo punto di riferimento?
In generale ho sempre letto su internet tutorial e suggerimenti vari, poi ho chiesto spesso consiglio a vari amici, più esperti di me: specialmente per fare i gadget di Arrow, ho chiesto consiglio per trovare rivenditori in zona.
Invece qual è stato il cosplay che ti è piaciuto di più fare?
Sicuramente realizzare l’arco e le frecce di Arrow hanno dato tanta soddisfazione… soprattutto una volta che li ho visti finiti!
Ti credo, vista l’elevate qualità del tuo lavoro e la passione che ci hai messo! C’è invece un personaggio di cui vorresti fare il cosplay ma che ancora non hai realizzato?
Tantissimi! In futuro mi piacerebbe fare Garp e Rufy di One Piece, Kakashy di Naruto, Captain America o Magneto della Marvel, Lanterna Verde della DC.
Quindi una passione che spazia da anime a manga, dai comics ai fumetti?
Diciamo di sì: non mi ritengo esperto in nulla, guardo ciò che mi piace senza pormi problemi di alcun tipo. Certi personaggi mi attirano più di altri, e magari mi ci vedrei bene nel farli o, molto semplicemente, mi piacerebbe poterli fare.
Di solito come avviene la scelta di un cosplay da realizzare? Quando tempo ci vuole per creare un costume?
La scelta… Tutto parte da vari personaggi che si amano: quando ti accorgi di sentirne uno veramente tuo, allora capisci e ti decidi a iniziare a far quello. E, almeno nel mio caso, prima di iniziarne un nuovo cosplay, devo avere completato per bene il precedente. I tempi dipendono anche dal tipo di personaggio, da quanti accessori possiede e dalla tempistica dei fornitori: per i vestiti devo sempre affidarmi ai sarti, in quanto non so cucire. Pensa che, per portare a buon punto Arrow, ho impiegato circa quattro mesi.
Partecipi spesso a eventi, fiere e contest?
Ho partecipato a un contest a Villafranca con degli amici, indossando il costume di Black Spider-Man; poi due volte con Arrow: un evento piccolo, a Brescia, al Bar Gasoline, mentre la seconda volta all’Arcadia Comix di Melzo, vincendo il Premio Screenweek in coppia con Samantha Spiranelli. In genere non amo partecipare a contest, a meno che non sia in compagnia.
Che vuol dire per te essere cosplayer?
Trovo che sia una bella passione, dove si stringono tante amicizie e si trovano tante persone con i tuoi stessi interessi. Sentirsi poi, anche solo per qualche momento, un personaggio che nel corso delle varie giornate hai amato vedendolo in azione in fumetti, telefilm/film e in anime, mi fa sentire bene, mi fa passare qualsiasi malumore.
Progetti per il futuro e sogni nel cassetto, non legati necessariamente al cosplay?
Sono una di quelle persone che non ama troppo pensare al futuro, amo vivermela giorno per giorno. Forse mi aiuta il fatto di avere un lavoro che mi piace e una famiglia stupenda.
Cosa consigli alle persone che si vogliano avvicinare al mondo del cosplay?
Io consiglio a tutti di entrarci, non necessariamente devono realizzarsi subito un costume: si può semplicemente iniziare a girarsi qualche fiera. A me ne è bastata una per voler entrare in questo magnifico mondo.
Grazie Ivan, l’intervista finisce qui. È stato un vero piacere!
Grazie a voi! Ci si vede sicuramente alle prossime fiere!
Se volete seguire Ivan, questa è la sua pagina ufficiale.
Vi ricordiamo che saremo presenti dal 17 luglio al RiminiComix: tornate a trovarci per tutti gli aggiornamenti e le foto dell’evento!