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Matteo Garrone presenta a Castel del Monte il suo Racconto dei Racconti

Pubblicato il 01 luglio 2014 di Filippo Magnifico

Matteo Garrone, tra i migliori registi italiani del momento, è giunto in Puglia, più precisamente a Castel del Monte, per le riprese del suo prossimo lungometraggio: Il Racconto dei Racconti, liberamente tratto da “Lo Cunto de li Cunti” di Giambattista Basile, autore napoletano del XVII secolo.

Dopo aver rappresentato le mille sfumature della contemporaneità con opere come Gomorra e Reality (entrambe premiate con il Gran Prix a Cannes), Garrone ha dunque deciso di cambiare genere, dedicandosi ad un’opera fiabesca e caratterizzata da una forte componente fantastica, definita da lui stesso “un fantasy ambientato nel ‘600”.

Il trono (non di spade) fa parte di un ricco set che verrà allestito all’interno del Castello. Qui sarà girato l’episodio con Toby Jones.

ScreenWEEK ha avuto il piacere di incontrarlo all’interno del suggestivo Castello, che nei prossimi giorni ospiterà le riprese del film. Una cosa molto rara, dato che stiamo parlando di un regista che solitamente non parla delle pellicole a cui sta lavorando. In questo caso, poi, sembra che sia ancora più difficile:

Premetto che il film che sto facendo è un’incognita, al momento neanche io sono in grado di dirti cosa sto facendo. Quando un regista gira un film è sempre un po’ bendato, ogni giorno cerco di fare del mio meglio insieme a tutta la troupe, ma non ho un’idea precisa di quello che stiamo facendo e di quello che sarà il risultato finale. È un film che parte da dei racconti magici e secondo me è in linea con il mio percorso professionale. Posso dire che nei miei film precedenti sono partito dal contemporaneo per poi trasfigurarlo in una dimensione fantastica, questa volta invece parto dal fantastico per arrivare ad una dimensione più contemporanea. È la prima volta che mi trovo a parlare di un film che ancora non ho fatto. Quest’opera però mi ha aiutato a rendermi conto di quanto fosse stato difficile fare i miei film precedenti. Raccontare argomenti legati al contemporaneo è molto più difficile.

Al di là dell’epoca, dunque, quello che veramente allontana Il Racconto dei Racconti dal resto delle pellicole di Garrone è una componente che si può benissimo definire soprannaturale:

L’elemento fiabesco credo che sia un po’ in tutti i miei film, ma è la prima volta che mi trovo a raccontare storie legate ad elementi soprannaturali, a racconti magici. È un’avventura completamente nuova.

Un’avventura che si preannuncia particolarmente spettacolare, soprattutto dal punto di vista visivo:

Io vengo dalla pittura, la mia formazione è pittorica e questo è un film dove l’aspetto visivo è predominante. I racconti di Basile nascono come forma di intrattenimento, si prestano ad uno sviluppo drammaturgico, cinematografico e spero che questo film abbia anche una componente di spettacolarità e intrattenimento. In realtà sono io il primo a essere curioso di vederlo.

Garrone ha dunque deciso di mettersi nuovamente alla prova, come ha sempre fatto durante la sua carriera (con risultati a dir poco straordinari). Questa sfida però gli è anche servita per sfatare alcuni luoghi comuni legati al suo cinema:

Mi diverto sempre ad attraversare generi, ogni film è sempre un po’ una sfida per entrare in un genere nuovo. Questa nuova sfida però mi ha anche dato modo di sfatare alcuni luoghi comuni, primo fra tutti il fatto che io lavori solo con attori non professionisti. In realtà ho sempre lavorato con attori professionisti che provengono dal teatro e spesso sono poco conosciuti. Questa volta lavoro con attori famosi e mi allontano da Napoli, dato che sembrava che sapessi solo fare film a Napoli [Ride]. Mi allontano a malincuore, perché ovviamente stiamo parlando di una città che mi ha dato molto e che ho nel cuore. Però questo è un film che cerca di reinventare una realtà che non ha delle connotazioni precise, quindi ci siamo divertiti a fare questo viaggio attraverso queste varie regioni e sono felice di essere giunto finalmente in Puglia. I miei nonni sono pugliesi, mio padre è nato Bari, quindi possiamo benissimo dire che ho sangue pugliese. Finalmente torno un po’ alle mie origini.

Gli attori coinvolti compongo quello che si può benissimo definire un cast degno delle migliori occasioni, con nomi del calibro di Salma Hayek, Vincent Cassel, Toby Jones e John C. Reilly.

È un film che raccontano tre storie che si intrecciano, un po’ sulla struttura di Gomorra. Salma Hayek è la protagonista di un racconto, Vincent Cassel di un altro e Toby Jones è il protagonista del racconto che si svilupperà in Puglia. Il casting principale è stato fatto a Londra, poi ci sono dei ruoli secondari che riguardano alcuni attori italiani e poi c’è la partecipazione di Alba Rohrwacher e Massimo Ceccherini, che avrà un ruolo abbastanza importante.

Scritto da Matteo Garrone in collaborazione con Edoardo Albinati, Ugo Chiti e Massimo Gaudioso, Il Racconto dei Racconti si propone come un grande affresco in chiave fantastica del periodo barocco, raccontato attraverso le storie di tre regni e dei loro rispettivi sovrani. Le riprese, che dureranno circa quattro mesi, interesseranno diverse regioni d’Italia, mostrando luoghi tuttora segreti, fra castelli, ville e giardini ancora sconosciuti.