La leggenda di cui vogliamo parlarvi oggi ha molte cose in comune con The Ring o con Cigarette Burns, il bellissimo episodio diretto da John Carpenter per la sere Masters of Horror. Anche in questo caso, infatti, si parla di un film maledetto, in grado di rovinare per sempre l’esistenza di ogni malcapitato che si trovi a guardarlo. La cosa interessante è che coinvolge un personaggio da sempre considerato il beniamino di grandi e piccini, che mai potrebbe fare del male ad anima viva: Topolino.
Proprio così: un cartone animato maledetto con protagonista il personaggio creato da Walt Disney nel 1928, ma cerchiamo di procedere con ordine.
Difficile capire a quando risalgano le prime tracce di questa leggenda, ma una cosa è certa: il cartone animato in questione sarebbe stato realizzato negli anni ’30. Un classico, quindi, che non era mai stato distribuito in home video perché fondamentalmente inutile. Più che altro sembrava un test, un loop di Topolino intento a camminare lungo una strada che presentava sempre gli stessi edifici, accompagnato da un giro di pianoforte composto da poche note e abbastanza monotono.
Niente di troppo interessante, insomma, impegnato nella sua camminata Topolino non trovava l’occasione per ballare, cantare o fare qualsiasi altra cosa. Anzi, la sua espressione era seria, quasi pensierosa. Qualche minuto così e poi niente, il video chiudeva a nero ed era fondamentalmente inutile distribuirlo. Finì dimenticato negli archivi fino a qualche anno fa, quando si decise di recuperarlo per un riversamento digitale. La sorpresa arrivò in quel preciso istante.
La durata del file risultava infatti essere 9:04 minuti, molto più di quella breve passeggiata che tutti avevano visto. Forse gli spettatori si erano persi qualcosa, ed effettivamente era così. Dopo qualche minuto di nero, infatti, il loop ricominciava, ma con alcune differenze: non c’era una musica in sottofondo, ma solo un mormorio incomprensibile. Anche il fondale era diverso, diventava sempre più contorto. E Topolino? Il suo volto tenebroso sembrava lentamente trasformarsi in un ghigno, per poi sciogliersi in una forma innaturale e particolarmente inquietante, mentre sullo sfondo si udivano urla di dolore sempre più raccapriccianti.
Si dice che solo un uomo sia riuscito a vedere fino alla fine questo video e che le ultime parole pronunciate da lui prima di suicidarsi con un colpo di pistola alla testa siano state le seguenti: “La vera sofferenza non è conosciuta!”.
Quanto c’è di vero in questa storia? Ovviamente nulla, ma sarebbe sul serio interessante capire quando e dove sia cominciato tutto. Si tratta dell’opera di un burlone, che inevitabilmente ha spinto i più fantasiosi a creare il proprio video maledetto. Sono moltissime le versioni che si trovano nel web. Qui sotto ne trovate una per esempio, ma siete sicuri di volerla vedere fino alla fine?
Qui sotto trovate i precedenti articoli della rubrica “Non è vero ma ci credo!”
– 10 leggende urbane di Hollywood
– Le maledizioni di Superman e Poltergeist
– La maledizione di The Omen e il fantasma di Tre scapoli e un bebè
– La leggenda di Little Bastard, la Porsche maledetta di James Dean