Cinema SW Japan

Miike Takashi ritorna all’horror con Over Your Dead Body

Pubblicato il 23 giugno 2014 di Redazione

L’estate giapponese comincia ad entrare cinematograficamente nella sua parte calda, con le vacanze scolastiche a circa un mese dal loro inizio e quindi con un pubblico di bambini, adolescenti e ragazzi desideroso (speriamo) di affollare le sale del Sol Levante, andiamo a vedere che cosa ci riserva l’afosa stagione giapponese.
Prodotto tipicamente estivo è l’horror, inteso sia come racconto e letteratura quindi che come sua variante cinematografica, specialmente il mese di agosto si presta molto a questo tipo di lavori. Il 23 agosto ci sarà il gradito ritorno di Miike Takashi al genere che contribuì a lanciarlo al pubblico internazionale, anche se il regista di Osaka non è classificabile in alcun modo secondo etichette semplificanti, troppo mercuriale e troppo poco avvezzo ad una politica autoriale in cui non si identifica per niente e che anzi detesta. Sta di fatto che il 23 agosto uscirà nelle sale giapponesi Over Your Dead Body (Kuime), un film con cui Miike si rifà direttamente alla letteratura dell’orrore e alle storie di fantasmi classiche giapponesi, segnatamente alla storia più famosa, quella dello Yotsuya Kaidan.

Un racconto di tradimento e vendetta che ha ispirato decine e decine di lungometraggi, fin dagli albori della settima arte la prima versione in pellicola è datata 1912, ma che vide la luce dalla fantasia di Tsuruya Nanboku IV come spettacolo di teatro kabuki nel 1825. Nel film di Miike vedremo Goto Miyuki e il famosissimo attore kabuki Ichikawa Ebizo, che interpretano proprio due attori da palscoscenico, i protagonisti della messa in scena dello spettacolo di Tsuruya Nanboku IV. I due però poco a poco verranno attirati ed inghiottiti all’interno della finzione che stanno recitando tanto da perdere il loro senso d’identità e da non discernere più la reltà dalla fantasia. Ichikawa che in Giappone ha lo status di una vera e propria star aveva già collaborato con Miike in modo molto convincente in Hara – Kiri: Death of a Samurai mentre la bella Goto nell’horror The Call – Non rispondere.