L’inviata speciale delle Nazioni Unite, Angelina Jolie, martedì ha aperto il Global Summit To End Sexual Violence In Conflict a Londra. L’attrice sta presentando la conferenza di quattro giorni con il suo frequente collaboratore William Hague, il segretario degli esteri inglese. Davanti al pubblico proveniente da più di 100 paesi, l’attrice ha spiegato:
“È un mito che lo stupro sia una parte inevitabile del conflitto. Non c’è nulla di inevitabile a questo proposito. Si tratta di un’arma di guerra rivolta contro i civili. Non ha niente a che fare con il sesso, tutto a che fare con il potere. È fatto per torturare e umiliare delle persone innocenti e spesso dei bambini molto piccoli. Ho incontrato dei sopravvissuti dall’Afghanistan alla Somalia e sono proprio come noi, con una differenza fondamentale: viviamo in paesi sicuri, possiamo andare dai medici quando siamo feriti, possiamo rivolgerci alla polizia quando subiamo un torto, e le istituzioni ci proteggono. Vivono in campi profughi o su strade bombardate in zone dove non c’è legge, nessuna protezione e nemmeno la speranza della giustizia. Lottano per mantenere i loro figli al sicuro, e se ammettono di essere state violentate, è probabile che subiscano più violenza e rifiuto sociale”.
Il tema dello stupro, ha svelato la Jolie in diretta radio nel programma Woman’s Hour della BBC, è presente anche nel suo ultimo film Maleficent, nella scena in cui Stefan la droga e la deruba delle sue ali.
“Eravamo molto consce, la scrittrice [Linda Woolverton] e io, sul fatto che fosse una metafora di uno stupro. Questa sarebbe stata la cosa che le avrebbe fatto perdere la vista. A un certo punto, la domanda era come avrebbe potuto riottenerla?”
Anche se questa è una versione estrema della Disney, una versione divertente, spiega la Jolie al cuore del film
“Troviamo l’abuso e come quello che è stato abusato può scegliere di abusare degli altri o di superarlo e di rimanere una persona amorosa e aperta”.
La domanda che è stata posta in questa bellissima trama, spiega l’attrice era
“’Cosa potrebbe rendere una donna così oscura? Perdere tutti i sensi della sua maternità, della femminilità, e la sua tenerezza?’”
In una passata intervista la Woolverton aveva spiegato che il film è una reinvenzione non solo un nuovo racconto della classica storia della Bella Addormentata.
“Abbiamo creato un passato per lei che ha portato al momento in cui maledice Aurora, e poi ci porta dopo quel momento dal punto di vista di Malefica”.
Diretto da Robert Stromberg, al suo esordio dopo una lunga carriera come scenografo (due volte premio Oscar per Avatar e Alice in Wonderland) Maleficent vede nel cast, oltre ad Angelina Jolie, anche Elle Fanning, Sharlto Copley, Sam Riley, Imelda Staunton, Juno Temple e Lesley Manville. Il film ha fatto il suo ingresso nelle sale italiane mercoledì 28 maggio 2014 ed è ancora nelle nostre sale. A questo link trovate anche la pagina Facebook Italiana del film.
Fonti Daily Mail, EOnline