Questo week-end si è svolto negli States, a Los Angeles, l’Hero Complex Film Festival e, ospite d’onore della manifestazione, è stato James Cameron. Il regista ha avuto modo di parlare lungamente sulla laboriosa scrittura dei tre sequel previsti per Avatar che usciranno rispettivamente nei cinema nel dicembre 2016, 2017 e 2018.
La fase di scrittura è stata davvero impegnativa e Cameron ha svelato di aver impegnato un anno intero a buttare giù appunti raccogliendo qualcosa come 1.500 pagine di note su personaggi, episodi, clan, ambientazioni. A quel punto ha chiamato in aiuto 4 sceneggiatori (Josh Friedman, Rick Jaffa and Amanda Silver e Shane Salerno) per aiutarlo a trasformare quelle pagine in 3 script veri e propri. Ecco le dichiarazioni di Cameron con chi ha descritto il particolare metodo di lavoro usato:
Abbiamo tentato un esperimento. Ci eravamo dati la sfida di scrivere 3 film allo stesso tempo: avrei anche potuto scrivere ognuno degli script separatamente, ma volendo girare i tre film contemporaneamente, tutte e 3 le sceneggiature dovevano essere ultimati e approvati dallo Studio. Ho quindi capito che avrei dovuto affrontare un “processo parallelo”, ossia avrei dovuto lavorare con altri sceneggiatori. E l’esperienza migliore che avevo avuto nel lavorare con altri sceneggiatori era stata in tv per Dark Angel: nella stanza sceneggiatori in tv c’è un clima molto collaborativo e divertente.
Così abbiamo organizzato 3 squadre di lavoro: una per ogni film. Ogni team era composto da me e da un altro sceneggiatore e si occupava di uno dei 3 script: io seguivo quindi la scrittur di tutti e 3 i film mentre ogni squadra si concentrava sul suo. Siamo stati chiusi in una stanza a scrivere per 5 mesi, 8 ore al giorno: abbiamo studiato ogni legame, ogni passaggio tra un film e l’altro come se stessimo collegando i tre film di una saga. E non ho detto ai miei collaboratori quale film avrebbero scritto separatamente fino all’ultimo giorno.
Non ho detto quale film sarebbe stato assegnato a ciascuno di loro fino all’ultimo giorno, quindi ogni sceneggiatore è stato coinvolto allo stesso modo nella storia; così tutti hanno dovuto prestare la massima attenzione a ogni episodio, a ogni passaggio della storia nel suo insieme. Per fare un esempio, lo sceneggiatore che scriverà il terzo episodio della saga, ossia quello centrale della nuova trilogia, conosce esattamente quello che c’è prima e quelo c’è dopo. È stato un esperimento molto eccitante e innovativo. […]
Il primo step che avevo fatto era stato scrivere 1.500 pagine di appunti sul mondo del film, le differenti culture, clan, animali, specie biologiche e così via, oltre a una serie di temi. Ma in tutte quelle pagine di storia vera e propria, di narrazione concreta, ce n’era ben poca… Ho voluto usare un approccio del tipo “ok, ragazzi, ora dobbiamo adattare un romanzo, anzi una serie di romanzi”: avevamo a disposizione una quantità infinita di dettagli e come si sa, per quanto un film possa essere dettagliato visivamente, non può esserlo a livello descrittivo nei personaggi e nelle culture. Però volevo che si percepisse questa ricchezza di dettagli, volevo dare l’idea che i film fossero solo la punta di un iceberg di un mondo immenso che è rimasto fuori dallo schermo ma che è stato creato.
In occasione di quest’incontro al Hero Complex Film Festival, James Cameron ha poi rivelato che i parchi a tema Avatar si chiameranno probabilmente Pandora: The Land of Avatar e non ‘Avatar Land’ come vociferato sinora. Ricordiamo infine che il primo dei tre sequel, ossia Avatar 2 approderà nei cinema a dicembre 2016: le riprese dovrebbero iniziare entro la fine del 2014 in Nuova Zelanda e nel cast torneranno Sam Worthington, Zoe Saldana, Stephen Lang