Poster & Immagini

Ultraman, una mostra per celebrare il supereroe più amato

Pubblicato il 21 maggio 2014 di Redazione

ScreenWeek dal Giappone.

È ormai un icona pop, quasi un simbolo della seconda metà del ventesimo secolo, un personaggio, un franchise ma soprattutto un fenomeno culturale che continua ancora oggi ad influenzare cineasti, artisti e ad affascinare i più piccoli. Stiamo parlando di Ultraman, il supereroe protagonista dell’omonima serie televisiva che andò in onda in Giappone dal 1966 al 1967 per un totale di 40 episodi, e creata dalla Tsuburaya Production del leggendario Tsuburaya Eiji appunto, il mago del tokusatsu (gli effetti speciali) che diede vita anche a Godzilla e che curò gli effetti speciali di molti lungometraggi dedicati al kaiju più popolare di sempre. Lo stesso Nakajima Haruo, l’attore che diede vita a Gojira, colui che cioè era all’interno del mostro di gomma, era spesso il protagonista nascosto del telefilm in quanto animava i fantastici e fantasiosi mostri scaturiti dal laboratorio di Tsuburaya. Proprio qui giace uno dei punti più interessanti della serie e degli infiniti spin-off che continuano a popolare la fantasia ed il mediascape giapponese, sia in televisione che al cinema, certo Ultraman è l’eroe protagonista amato da tutti i ragazzi ma sono i mostri, i nemici cioè i kaiju che ancora oggi impressionano con le loro forme bizzarre e stravaganti quasi simboli di un inconscio collettivo impazzito, part maudit e repressa forse di quel movimento di progresso che avrebbe fatto diventare il Giappone un paese moderno proprio a partire dagli anni sessanta ma che allo stesso tempo avrebbe lasciato tante zone oscure.


(Gan Q)


(Garamon, dalla serie Ultra Q)


(Dada)

Alcuni dei mostri già comparivano nella serie precedente a Ultraman del 1966, Ultra Q, per la cui realizzazione Tsuburaya e soci si erano ispirati all’americano Outer Limits. Ricordiamo che la prima serie con protagonista Ultraman arrivò in Italia dal 1980 e fu trasmessa da molte emittenti locali, molti della generazione nata negli anni settanta forse ancora ricorderanno quelle visioni, un po` sfocate, vista la qualità della trasmissioni, e con un tocco molto da serie B, l’artigianalità degli effetti speciali che resta il marchio di fabbrica della Tsuburaya Production.


(Il museo Sagawa nella prefettura di Shiga)

Per celebrare il mito e avere uno scorcio su ciò che stava dietro alle quinte della serie televisiva e dei suoi spin-off a cavallo fra i sessanta ed i settanta, è stata organizzata una mostra itinerante che si focalizza su gli oggetti, gli artefatti, i vestiti, giocattoli e altro materiale d’epoca delle prime serie fino a Ultraman 80 (andato in onda nei primi anni ottanta appunto) e sui disegni e gli sketch, bellissimi, che fornivano la base per la realizzazione della serie. Abbiamo visto la mostra nel museo Sagawa nella prefettura di Shiga, bellissima location sulla riva del lago Biwa nel Giappone centrale. Purtroppo non è stato possibili fotografare i disegni e gli sketch originali ma alcune foto le abbiamo potute scattare:


(un cartello che publicizza la mostra)


(l’entrata del museo)


(alcune delle tute originali di Ultraman usate nelle diverse serie)