Cinema

Non è vero ma ci credo! Le maledizioni di Superman e Poltergeist

Pubblicato il 28 maggio 2014 di Filippo Magnifico

Prosegue la nostra rubrica dedicata alle leggende metropolitane di Hollywood. Nel primo appuntamento abbiamo parlato di casi più o meno frivoli, oggi è il turno di due leggende oscure particolarmente famose. Perché, come molti di voi sicuramente sapranno, esistono pellicole maledette, in grado di segnare in maniera indelebile il destino di tutti colori che vi prendono parte. Esagerazioni? Ovviamente sì, in questi casi si tende sempre ad osservare il tutto attraverso un’ottica viziata, evidenziando solo le cose che ci interessano e possono confermare determinate teorie. Ed è proprio questo il caso di Superman e Poltergeist.

LA MALEDIZIONE DI SUPERMAN

Si dice che quello di Superman sia un ruolo maledetto, per chi lo interpreta e per chi suo malgrado si trova coinvolto in una produzione che porta quel nome. Ecco alcuni esempi:

Kirk Alyn

Ha interpretato Superman nei film serial Superman (1940) e Atom Man Vs. Superman (1950). Secondo la leggenda non avrebbe più lavorato dopo aver interpretato l’Uomo d’Acciaio, ma la verità è che questo caratterista ha continuato a lavorare fino al 1981, ritagliandosi anche un piccolo ruolo nel Superman di Richard Donner (interpreta il padre della giovane Lois Lane).

George Reeves

È uno dei principali punti di forza delle teorie riguardanti la maledizione. Ha interpretato Superman nel film del 1951 Superman e l’uomo talpa e nella serie televisiva Le avventure di Superman. Lui sì è stato vittima del suo personaggio e ha avuto moltissima difficoltà a trovare altri ruoli. Il suo corpo senza vita è stato ritrovato nel 1959. La versione ufficiale è che si sia trattato di suicidio, dato che la morte è avvenuta per un colpo di pistola alla testa e l’arma è stata rinvenuta vicino al corpo. Ma sembra che su questo decesso ci siano molti interrogativi. In ogni caso la sua carriera non era stata poi così negativa. È vero, Reeves non è mai riuscito a staccarsi quel ruolo di dosso, ma era prevista la sua partecipazione come protagonista in una pellicola intitolata Superman and the Secret Planet. È dopo la sua morte che si è cominciato a parlare in maniera pressante della maledizione di Superman.

Christopher Reeve

È sicuramente il più famoso, suo malgrado, attore su cui si basa la maledizione. Ha interpretato Superman in quattro film: Superman: The Movie (1978), Superman II (1980), Superman III (1983), e Superman IV: The Quest for Peace (1987). Nel 1995 un tragico incidente gli ha procurato una paralisi permanente dal collo in giù. È morto nel 2004, dopo aver dimostrato di essere forte come e più dell’Uomo d’Acciaio grazie al quale è diventato famoso. Ha continuato a recitare nonostante il suo handicap nel remake del capolavoro di Hitchcock La Finestra sul Cortile ed è comparso nella serie televisiva Smallville. Ha inoltre combattuto duramente per i diritti delle persone disabili.

A questi casi famosi se ne aggiungono altri meno conosciuti come Lee Quigley, il piccolo Kal-El di Superman morto prematuramente a soli 14 anni e Margot Kidder, che ha interpretato Lois Lane nei film con protagonista Christopher Reeve. All’attrice è stato diagnosticato un disordine bipolare diventato di domino pubblico nel 1996, quando è stata ritrovata nuda e malconcia rannicchiata tra i boschi.

A questo punto si potrebbe benissimo pensare che la leggenda sia vera, ma troppo spesso ci si dimentica di citare quei nomi che la smentiscono, come Bob Collyer (voce di Superman sia alla radio che nella serie animata di Max Fleischer), Brandon Routh (Superman Returns), Tom Welling (Smallville), Dean Cain (Lois & Clark: The New Adventures of Superman) e ovviamente Henry Cavill (L’Uomo d’Acciaio). A loro è andata decisamente meglio, come a molte altre persone coinvolte in maniera più o meno diretta con Superman.

LA MALEDIZIONE DI POLTERGEIST

La saga di Poltergeist, inaugurata nel 1982 da Tobe Hooper è sinistramente famosa per la sua maledizione, che avrebbe causato la morte di quattro membri del cast, tra cui la giovanissima Heather O’Rourke. Secondo la leggenda la storia del film avrebbe superato i confini del grande schermo, arrivando a toccare la vita reale (si dice che alcuni membri del cast e della troupe siano stati testimoni di fenomeni inspiegabili durante le riprese).

Dominique Dunne (23 novembre 1959 – 4 novembre 1982)

Ha interpretato la figlia più grande nel film di Hooper. La sua sembrava una carriera destinata a grandi successi. Pochissimo tempo dopo Poltergeist le venne offerto un ruolo nella serie televisiva Visitors, ma riuscì a girare solo poche puntate prima di essere strangolata dal suo ex ragazzo, John Sweeney. L’uomo fu condannato per omicidio volontario, ma uscì sulla parola 4 anni dopo.

Julian Beck (31 maggio 1925 – 14 settembre 1985)

Ha recitato in Poltergeist II – L’altra dimensione, per poi morire poco tempo dopo di cancro. In realtà la sua non è stata una morte del tutto inaspettata, dato che la malattia gli era stata diagnosticata 2 anni prima.

Will Sampson (27 settembre 1933 – 3 giugno 1987)

Famoso per aver interpretato il ruolo di Capo Bromden in Qualcuno volò sul nido del cuculo, Sampson ha recitato in Poltergeist II – L’altra dimensione ed è morto poco tempo dopo l’uscita del film. In realtà soffriva già da tempo di problemi di salute, ed è morto in seguito alle complicazioni dovute ad un trapianto polmonare.

Heather O’Rourke (27 dicembre 1975 – 1º febbraio 1988)

Niente potrebbe alimentare una leggenda più della morte di una bambina. La piccola Heather O’Rourke, protagonista dell’intera saga di Poltergeist, morta prima dell’uscita del terzo capitolo, poco dopo aver ultimato le sue riprese (il film è dedicato a lei). La piccola aveva cominciato ad avere problemi di salute nel 1987, quando le era stato diagnosticato la malattia di Crohn. È morta in seguito alle complicazioni di un’occlusione intestinale acuta.

La morte di una bambina è sempre una cosa straziante e si cerca sempre di trovare una motivazione ad una tragedia così grande. Ma ovviamente tirare in ballo la maledizione non ha assolutamente senso, soprattutto se si tiene presente che la sua era una malattia congenita, che quindi l’accompagnava dalla nascita. Questo non rende certamente la cosa meno triste, ma ridimensiona decisamente il tutto. Vale lo stesso per Beck e Sampson, che soffrivano di problemi di salute prima di entrare a far parte del cast di questa saga. Per quanto riguarda Dominique Dunne, il suo è un triste caso di cronaca nera.