Dopo Garrone e Sorrentino, tra i giovani autori italiani “adottati” dal Festival di Cannes c’è ora anche Alice Rohrwacher. La giovane regista, 33 anni, era stata per la prima volta sulla Croisette nel 2011 con il rigoroso Corpo celeste che, presentato nella sezione collaterale della Quinzaine des realisateurs, aveva colpito la stampa estera per il suo racconto, di gran realtà ma senza moralismi e facili giudizi, su un paese del sud Italia dal paesaggio martoriato dall’abusivismo edilizio e dalla vita ancora così legata-influenzata dalla religione cattolica.
Quest’anno Alice Rohrwacher a Cannes ci è tornata, selezionata niente meno che nel Concorso internazionale con il suo Le meraviglie . Il film è stato presentato domenica scorsa sulla Croisette accolto tra molti applausi e qualche fischio; nel complesso ampiamente promosso. Anche dai commenti della stampa sia italiana che internazionale, sembra infatti di essere di fronte a un’opera interessante e affascinante, sebbene imperfetta. Alla sua seconda prova al festival d’autore più importante al mondo, la giovane Alice Rohrwacher si è insomma confermata come una regista da tenere d’occhio.
Ma chi è Alice Rohrwacher? Lo scopriamo in 5 punti.
• Un’infanzia tra le api
Sebbene la regista ci tenga a precisare che Le meraviglie non sia un film biografico, sono tanti i rimandi al vissuto della sua famiglia in quella pellicola. Come nella finzione anche nella vita vera, Alice (che è nata nel 1981 a Fiesole) ha trascorso la sua infanzia immersa nella natura (lei era a Castel Giorgio, in provincia di Terni) con un padre (Reinhard, anche lui di origini tedesche) apicoltore.
• Sorella d’arte
La regista Alice Rohrwacher è la sorella minore, di 3 anni, della più famosa attrice Alice Rohrwacher. Un po’ come anche le sorelle protagoniste di Le meraviglie Alba e Alice sono molto legate e realizzare un film insieme è stato per entrambe, come hanno ripetuto e ripetuto in numerose interviste, un sogno diventato realtà.
• Tra Torino, Berlino e Lisbona
Dopo essersi laureata in Lettere all’Università di Torino, Alice Rohrwacher ha frequentato la scuola Holden di Torino (dove ha studiato tecniche narrative) e poi si è spostata a Lisbona per un corso cinema documentario alla Videoteca Municipal della capitale portoghese. Ha inoltre vissuto anche a Berlino.
• La palestra del documentario e del montaggio. Ma anche la fisarmonica
Prima di debuttare al cinema di finzione, Alice Rohrwacher si è divisa tra il documentario, il teatro e la musica. Il suo primo doc intitolato Un piccolo spettacolo è del 2003 e lo ha realizzato insieme a Pier Paolo Giarolo. Lavora poi con diversi registi teatrali anche importanti come Eleonora Moro, Valter Malosti, Gabriele Vacis e Francesco Micheli; a teatro sia come drammaturga che come musicista. La lunga gavetta contempla anche il montaggio: Alice curerà l’editing dei documentari Tradurre, Boygo di Pier Paolo Giarolo, Le Reseau di Luciana Fina, In tempo ma rubato di Giuseppe Baresi, Residuo Fisso di Mirta Morrone. Nel 2006 è tra gli autori del film collettivo Checosamanca. Ha inoltre suonato la fisarmonica in un gruppo di rock balcanico e klezmer.
• Un esordio celeste
Corpo Celeste è stato il primo lungometraggio di finzione per Alice Rohrwacher. Il film viene selezionato e presentato in anteprima alla “Quinzaine des réalisateurs” (da sempre sezione collaterale in cui si scoprono gradi talenti, vedi Martin Scorsese, Jim Jarmusch e Spike Lee) del Festival di Cannes del 2011. Apprezzato dalla critica (anche internazionale, The Guardian l’ha definito un “debutto perfettamente compiuto”), il film viene presentato in molti Festival internazionali come il Sundance di Robert Redford, poi New York, Londra, Rio e Tokyo. «Il primo film l’ho visto a 15 anni» ha confessato una volta Alice Rohrwacher; be’, dopo Corpo Celeste e Le meraviglie, ora il cinema è diventato definitivamente il suo lavoro, la sua vita.
[QUI il link per scaricare Corpo celeste da iTunes]
Le meraviglie uscirà subito nei cinema italiani domani, giovedì 22 maggio, distribuito da BIM. QUI la nostra recensione dal Festival di Cannes dove il film è in corsa per la Palma d’oro.