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John Carpenter ed Eric Powell firmano il sequel a fumetti di Grosso guaio a Chinatown: ecco le prime sei pagine!

Pubblicato il 28 maggio 2014 di Lorenzo Pedrazzi

Non tutti i cult degli anni Ottanta sono stati accolti dal favore immediato del pubblico: alcuni, dopo il fallimento al box office, hanno costruito la propria fortuna sul passaparola, sulla diffusione dei primi vhs e sulla loro innegabile qualità intrinseca, che ne ha garantito un successo estensivo fino ai giorni nostri, in quanto tasselli fondamentali dell’immaginario collettivo. Esemplare il caso di Grosso guaio a Chinatown, una delle migliori commedie d’azione dell’ultimo trentennio, che fece fiasco ai botteghini del 1986, ma è tuttora amato da tantissimi appassionati in tutto il mondo. Il grande John Carpenter lo concepì come un atto d’amore nei confronti del cinema di kung fu, consapevolmente riletto alla luce di un approccio tutto americano, dove lo scontro culturale è ben rappresentato dall’alleanza tra il leggendario camionista Jack Burton (un Kurt Russell all’apice della carriera) e l’imbattibile Wang Chi (Dennis Dun), uniti per impedire al malvagio stregone Lo Pan (James Hong) di riprendere la sua forma umana dopo che una maledizione lo ha trasformato in una sorta di spettro. Spero di avervi fatto venire voglia di rivederlo.

Ebbene, diciott’anni dopo l’uscita del film, lo stesso Carpenter ha deciso di realizzarne un sequel a fumetti, coadiuvato da Eric Powell (The Goon) per la sceneggiatura, e da Brian Churilla (The Secret History of D.B. Cooper) per i disegni: la storia comincia esattamente dove finiva il film, con Jack Burton in viaggio sul suo Pork Chop Express e il mostruoso scimmione di Lo Pan nascosto sul retro. Entertainment Weekly, che ha pubblicato le prime sei pagine dell’albo (le troverete qui sotto), riporta inoltre le dichiarazioni di Carpenter e Powell, che hanno subito trovato un’intesa per lavorare insieme. Dice Powell:

Avevo un’idea precisa di ciò che volevo fare. Non appena ci siamo seduti a parlare, ciò che lui pensava dovessimo fare era esattamente quello che avevo in mente. Eravamo sulla stessa lunghezza d’onda sin dall’inizio.

Aggiunge il regista:

Eric lavora molto duramente, mi manda le cose e io gli rispondo «Ottimo lavoro!». È un bel processo. Qualcosa che riesco effettivamente a portare a termine.

Carpenter prosegue parlando del film:

Si tratta di una storia, di un mondo e di personaggi che amo, perché mi è davvero piaciuto realizzare il film. Non avevo mai visto niente del genere, e mi ha dato l’opportunità di fare un film di kung fu. Mi innamorai dei film di kung fu negli anni Settanta. Per quanti combattimenti avessero, erano anche molto divertenti e innocenti. Avevano delle cose molto bizzarre, e pensai che sarebbe stato grandioso rifarle in un film americano. C’è molta innocenza e purezza nei personaggi. Li amo davvero.

Un sentimento condiviso anche dal fumettista:

Nella mia città c’era un Dairy Queen che sul retro aveva un angolino per il noleggio dei video, e ci andavamo nei fine settimana per noleggiare dei film. Io e mia sorella ci andavamo di continuo, e ne prendevamo sempre uno divertente e uno pauroso. Grosso guaio a Chinatown copriva entrambe le esigenze. Era un film che noleggiavo costantemente, come Interceptor – Il guerriero della strada, Conan il Barbaro e La cosa.

Carpenter, inoltre, elogia l’approccio di Powell al personaggio di Jack Burton:

Ha davvero colto l’umorismo e il carattere di Burton. Jack Burton è davvero un pezzo di merda, se vogliamo essere onesti. È un egomaniaco, un incompetente che crede di sapere tutto. È molto divertente. È completamente inadeguato, e questa è la parte più divertente.

Il primo numero del fumetto, che avrà cadenza mensile, uscirà negli Stati Uniti il prossimo 2 giugno con quattro diverse copertine da collezione disegnate da Powell, Joe Quinones, Chris Weston, Terry Dodson ed Emi Yonemura Brown. Qui di seguito potrete leggere le prime sei pagine.