Ci si era lasciati con Sono Sion a Venezia lo scorso settembre quando aveva presentato il folle ed eccessivo Why Don’t You Play In Hell che riprendeva certo gusto dell’assurdo e per la violenza quasi parodistica che aveva già caratterizzato altri suoi lavori precedenti, in certa misura Love Exposure (quello che resta tutt’oggi il suo miglior lavoro) ma anche Exte: Hair Extensions o anche più indietro nel tempo lo sberleffo di Bad Film. Lavori diversissimi da altri lungometraggi come The Land of Hope e Himizu che avevano come loro tema centrale il disastro nucleare causato dal terremoto del 2011, ma questo è il bello di Sono, un regista che non ha paura di sporcarsi le mani (qualche volta troppo diranno i suoi detrattori) con i generi più diversi. Con Tokyo Tribe, pellicola tratta dal famoso manga omonimo di Inoue Santa, il regista di Toyokawa sembra esssere stilisticamente la continuazione del film presentato a Venezia nel 2013, almeno stando al primo teaser:
Chi segue il cinema giapponese avrà sicuramente riconosciuto alcuni dei volti, molti dei quali sono delle presenze abituali nei lavori si Sono come Denden o Sometani Shota, quest’ultimo lanciato proprio dal regista nipponico quando vinse la coppa Volpi alla Biennale per la sua interpretazione in Himizu.La storia del manga, anche se non si sa bene quanto sarà rispettata dal film, è ambientata in un futuro prossimo e ruota attorno all’omicidio del capo di una delle tante gang di Shibuya e della successiva guerra che tale avvenimento scatena, per certi versi queste prime immagini ci ricordano The Mole, Crows Zero e Crows 2 di Miike Takashi, staremo a vedere.