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Cannes 2014 – Più buio di mezzanotte: Screenweek incontra il regista e Micaela Ramazzotti

Pubblicato il 15 maggio 2014 di laura.c

Una Catania notturna pronta ad accogliere giovani emarginati per i loro gusti sessuali: un microcosmo di viuzze e disperazione rallegrato dai colori della disinibizione e dall’affetto di una sola grande famiglia, la strada. Questo il paesaggio in cui si svolge Più buio di mezzanotte, film d’esordio di Sebastiano Riso, selezionato in apertura della Semaine de la Critique al Festival di Cannes. Opera prima evidentemente sentita e dai toni agrodolci, il film è ispirato alla storia vera della drag queen Davide Cordova, celebre personaggio delle notti romane del Mucca a Assassina, di cui traspone sul grande schermo la giovinezza problematica, divisa tra un padre incapace di accettare la sua diversità e una famiglia alternativa, conosciuta e vissuta nei parchi e per le strade, senza un tetto sulla testa.

“Ho scelto di raccontare l’adolescenza di Davide Cordova perché vi ho trovato qualcosa in comune con la mia ma con alcuni elementi drammaturgici in più, fondamentali per diventare un film” ci ha spiegato il regista, che abbiamo incontrato oggi sulla Croisette insieme a Micaela Ramazzotti, che nel film interpreta la madre del giovane protagonista alla scoperta della propria omosessualità. Un ragazzo che per molti versi, spiega Riso, vive una condizione simile a quella di tutti gli altri coetanei:

Come tutte, è stata un’adolescenza fatta di incertezze e grandi emozioni, che in quest’età così magica possono anche arrivare a schiacciarti. A differenza degli altri però Davide era un ragazzo-femmina, aveva cioè l’aspetto di una ragazza, e questo costituiva un problema, soprattutto in Italia e in Sicilia, ed è stato motivo di grandi sofferenze così come di una grande crescita. Davide poteva decidere di arrendersi, magari di farla finita come purtroppo si sente spesso di molti ragazzi, oppure di combattere. Lui ha scelto la seconda strada, ha scelto di opporsi a quell’incapacità di accettare il diverso, elevandosi perciò a simbolo e modello per tutti.


Nonostante siano passati decenni dall’esperienza reale su cui è basata l’opera, Più buio di mezzanotte è ambientato ai nostri giorni, per sottolineare la permanenza dell’intolleranza e delle violenze raccontate sul grande schermo. “Quell’ignoranza e quella sofferenza 30 anni fa erano inaccettabili ma comprensibili, oggi è ancora più grave”‘ dice Riso, mentre ci racconta anche il perché di un’ambientazione così scura, notturna, eppure calda, dove gioia e tristezza sembrano convivere costantemente fuori e dentro i personaggi:

“Sono vite caratterizzate da grandi solitudini. Chi di noi in fondo non è solo? Ma loro, a differenza di altri, riescono nell’emarginazione a fare gruppo, a diventare una famiglia e difendersi, a dividere quello che si ha con tutti. Anche loro diventano perciò un esempio, che speriamo sia in grado di smuovere le coscienze.”


Parte della famiglia tradizionale di Davide, piuttosto che di quella acquisita sulla strada, è invece la mamma, interpretata da Micaela Ramazzotti. Una figura amorevole ma incapace di difendere il figlio dal trattamento brutale della società e del padre:

“Lei vede in suo figlio un artista, che vuole fare la cantante, si vuole divertire ed è pieno di vitalità. Una creatura vibrante e meravigliosa che vuole prendere la sua strada. I figli si vogliono sempre tener stretti ma la grande vittoria è essere capaci di lasciarli liberi. I figli li fai ma poi sono figli del mondo”.

Ciononostante, l’attrice non vede Più buio di mezzanotte come un film a tema o dal contenuto, in senso lato, “politico”:

“Lo vedo più come un bellissimo romanzo, e come tutte le cose belle non credo ci sia da chiedersi se è politico o meno.

Riguardo alla sua prima esperienza sulla Croisette, la Ramazzotti si dice:

“Entusiasta, perché stiamo festeggiando l’arrivo nel cinema italiano di un grande autore, che è alla sua opera prima ma è già un regista con grande personalità e carisma, un po’ tra Pasolini e Dickens. “

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Più buio di mezzanotte è da oggi anche nelle sale italiane, distribuito da Istuto Luce – Cinecittà.

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