Cannes 2014 – Il nostro bilancio del Festival e curiosità

Cannes 2014 – Il nostro bilancio del Festival e curiosità

Di laura.c

adieu a la croisette cannes 2014

È giunto alla conclusione il 67º Festival di Cannes, e possiamo finalmente tirare qualche somma. Nel complesso, non si può dire che non si sia trattato di una manifestazione di altissimo livello: QUI vi abbiamo parlato dei film preferiti dalla critica online, e dalla varietà dei titoli votati emerge in modo già abbastanza palese come quest’anno ci fosse un’ampia scelta di bei titoli. I grandi favoriti Mommy, di Xavier Dolan, e Winter Sleep di Nuri Bilge Ceylan hanno effettivamente ricevuto i riconoscimenti aspettati, ma anche tra i titoli non entrati nel palmares si contano piccole e grandi perle come Still the Water, di Naomi Kawase, ovviamente l’opera dei fratelli Dardenne o l’insolito musical di Ken Loach. La selezione ufficiale non ha deluso nemmeno gli amanti del glamour e dei rd carpet, con diverse star arrivate sulla Croisette per presentare opere di tutto rispetto, pensiamo al Robert Pattinson del film di CronenbergMaps to the Stars, al Channing Tatum di Foxcatcher o alla Kristen Stewart di Sils Maria. Qualche piccola soddisfazione è arrivata anche dal cinema hollywoodiano, che in occasione del festival ha fatto qualche incursione in Costa Azzurra con eventi di grande richiamo, come i carri armati che hanno portato sul lungomare il cast de I Mercenari 3, o la presentazione di Hunger Games: Il Canto della Rivolta alla presenza degli interpreti principali, compreso il premio Oscar Jennifer Lawrence.

Cannes 2014 ha insomma soddisfatto un po’ tutti i gusti, confermandosi un appuntamento capace di affascinare e interessare gli appassionati di cinema di ogni genere. Ecco cosa ci è piaciuto o ci ha colpito di più di questa edizione du Festival”.

Cominciando dai premi, l’elenco completo del palmares a questo link), non si può che simpatizzare per Nuri Bilge Ceylan, famoso fino all’altro ieri come “l’eterno secondo” di Cannes, premiato per ben tre volte con alcuni dei principali riconoscimenti della manifestazione ma mai con la Palma d’Oro. Quest’anno è riuscito finalmente nell’impresa con Winter Sleep (acquistato per la distribuzione in Italia da Lucky Red), apprezzatissimo dal pubblico del festival nonostante le 3 ore di durata. Si tratta perciò di un riconoscimento guadagnato con sudore dal regista turco, che a questo punto lacia in eredità lo scomodo primato a Xavier Dolan.

25 anni e 5 film all’attivo, il regista canadese ha subito incantato la Croisette con il suo ritratto agrodolce del rapporto tra una madre e un figlio adolescente problematico. Molti speravano che gli venisse consegnato il massimo riconoscimento del festival, invece si è dovuto accontentare un altra volta di un premio minore, quello della Giuria, diviso però ex aequo con un maestro del cinema quale Jean-Luc Godard. Secondo noi si meritava un po’ di più, ma non deve nemmeno essere male trovarsi sullo stesso piano di uno dei padri della Novelle Vague, e d’altra parte Mommy è stata una delle poche opere davvero sperimentali del concorso, proprio insieme al radicale Adieu au Langage di Godard.

Inspiegabile a detta quasi di tutti il premio come miglior attrice alla Julianne Moore diretta da Cronenberg. Non che non si tratti di un’interprete di talento, ma in questo titolo assolutamente inferiore sia alle protagoniste del film di Dolan, Suzanne Clément e Anne Dorval, cosi come alla Marion Cotillard del dilmd ei Dardenne o alla raffinatissima Juliette Binoche di Sils Maria. Così come inaccettabile ci sembra l’esclusione dal palmares della giapponese Naomi Kawase a favore per esempio del “thriller” sportivo Foxcatcher. Meritato invece il premio dell’italiana Alice Rohrwacher, conquistato con il bel Le Meraviglie: forse lo avremmo preferito al posto di Dolan e e viceversa, ma con un po’ di partigianeria diciamo che il Gran Prix a un film italiano originale e di qualità è un bel regalo da parte di Cannes 2014.

Tarantino Cannes pulpito fiction

Una nota a parte meritano anche gli incontri programmati all’interno del festival: appena ha messo piede nella cittadina francese, Quentin Tarantino ha scatenato ovviamente il delirio, mandando in “sold out” la proiezione serale sulla spiaggia di Pulp Fiction, cui ha partecipato con le star del suo classico, Uma Thurman e  John TravoltaQUI il nostro resoconto delle dichiarazioni alla stampa dl regista. Per i più cinéphil, imperdibile anche l’incontro con Jacques Audiard, autore di capolavori come Sulle mie labbra e Il Profeta.

Tra gli aneddoti più divertenti del festival: il premio Oscar Michel Hazanavicius e la sua dolce metà Bérénice Bejo lasciati fuori dalle esclusive feste sulla spiaggia come tutti i “comuni mortali” leggi giornalisti e accreditati vari (l’articolo QUI), i ronfi alle proiezioni, la nostra passeggiata per la Croisette.

Au revoir al prossimo anno!

 

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