Arrow, la recensione del 21° episodio: City of Blood

Arrow, la recensione del 21° episodio: City of Blood

Di Lorenzo Pedrazzi

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L’inizio della fine: City of Blood, ventunesimo episodio di Arrow, avvia le danze per il gran finale della seconda stagione, portando il caos nelle strade di Starling City…

Attenzione: il seguente articolo contiene SPOILER

Oliver (Stephen Amell) è scomparso: non si presenta al funerale di sua madre né tantomeno al ricevimento, costringendo Thea (Willa Holland) ad affrontare da sola le conseguenze emotive, psicologiche e pratiche di questa tragedia. Diggle (David Ramsey) e Felicity (Emily Bett Rickards), nel frattempo, decidono di chiedere aiuto ad Amanda Waller (Cynthia Addai-Robinson) e all’A.R.G.U.S. per rintracciarlo, e scoprono così che Oliver si trova in un covo secondario, allestito nel caso quello primario fosse stato compromesso. Oliver vuole consegnarsi a Slade Wilson (Manu Bennet) per porre fine a questa storia, ma Laurel (Katie Cassidy) gli rivela che conosce il suo segreto, e lo convince a desistere dai suoi intenti raccontandogli che Sebastian Blood (Kevin Alejandro), appena eletto sindaco, è in combutta con Slade. Oliver ritrova la forza per combattere, ma Slade sta per scatenare il un esercito di supersoldati sulla città, e tra le sue fila c’è anche la rediviva Isabel Rochev (Summer Glau), potenziata a sua volta con il Mirakuru.
Parallelamente, nei flashback sull’isola, Oliver e Sara (Caity Lotz) devono trovare un modo per disincagliare il sottomarino giapponese, poiché ne avranno bisogno per attaccare la nave di Slade…

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City of Blood ha l’obbligo di svolgere un compito duplice, e gli riesce piuttosto bene: da un lato deve affrontare le conseguenze della morte di Moira Queen, e dall’altro deve preparare il terreno per l’epilogo della stagione, raccontando i prodromi della battaglia finale. I primi tre quarti dell’episodio sono dedicati al lutto, e ci mostrano un Oliver disilluso e sconfitto che, di fronte alle azioni di Slade, ha ormai perso ogni ragione per lottare, e spera soltanto che Thea scappi il più lontano possibile da Starling City per mettersi in salvo. Per Oliver si tratta forse del momento più basso nella sua “carriera” da supereroe, e in effetti non lo abbiamo mai visto così arrendevole e sfiduciato, come una vittima sacrificale che si offre alla lama del carnefice di sua spontanea volontà. Il fatto che sia proprio Laurel a fargli cambiare idea, restituendogli forza e speranza, è una giusta intuizione: d’altra parte, lei è stata l’epicentro del suo amore sin dall’inizio, è sempre stata l’innesco per le sue azioni supereroistiche, la persona che più di ogni altra – familiari esclusi – ha suscitato il suo istinto di protezione. È quindi naturale che sia lei a infondergli coraggio, un po’ come aveva fatto lo “spettro” di Tommy nel mid-season finale (che resta tuttora il miglior episodio nella storia di Arrow). Laurel entra ufficialmente nella squadra, e lo fa con pieno merito: dopo tutto, è stata lei a smascherare Sebastian Blood.

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Da quel momento comincia la battaglia finale. Una lotta impari, almeno in apparenza: Slade può contare su un nutrito esercito di criminali potenziati col Mirakuru, a cui si aggiunge Ravager, che debutta brevemente in questa puntata per vendicarsi di Diggle, reo di averle sparato al termine del diciannovesimo episodio (dietro alla sua maschera c’è infatti Isabel Rochev). Lo spazio per l’azione è limitato agli ultimi minuti, nei quali vediamo Oliver che sopravvive allo scontro con uno dei supersoldati soltanto grazie all’intervento di Laurel, e i due che sfuggono ai nemici facendo crollare il soffitto delle fogne sulle loro teste… ma subendo, forse, la stessa sorte. Insomma, il finale viene lasciato in sospeso, e stuzzica la curiosità per il prossimo episodio: Starling City è invasa dall’esercito mascherato di Slade, Diggle deve vedersela con Ravager, e Oliver si trova sotto le macerie con Laurel.

La citazione: «Tutto questo è cominciato con noi tre. È tempo di tornare alle origini.»

Ho apprezzato: l’intervento di Laurel per restituire forza e speranza a Oliver; i prodromi della battaglia finale.

Non ho apprezzato: nulla di rilevante.

Potete scoprire, commentare e votare tutti gli episodi di Arrow sul nostro Episode39 a questo LINK.

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