24: Live Another Day – La recensione della première

24: Live Another Day – La recensione della première

Di Lorenzo Pedrazzi

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Lo avete atteso per quattro anni, vi siete interrogati sulla sua sorte di ricercato internazionale, e ora potrete ricevere alcune risposte: Jack Bauer è tornato, e i primi due episodi di 24: Live Another Day – stavolta in trasferta londinese – non deludono le aspettative…

Attenzione: il seguente articolo contiene SPOILER

A Londra, mentre il Presidente James Heller (William Devane) sta trattando con il Primo Ministro britannico per ottenere il suo supporto sull’utilizzo dei droni, una base della CIA è in allerta, poiché Jack Bauer (Kiefer Sutherland) è stato segnalato nelle vicinanze: Steve Navarro (Benjamin Bratt), capo della base, invia una squadra guidata dall’agente Erik Ritter (Gbenga Akinnagbe), che riesce a catturare Jack dopo un duro inseguimento, conducendolo di fronte a Navarro. L’agente Kate Morgan (Yvonne Strahovski), però, è dubbiosa: com’è possibile che una leggenda del calibro di Bauer si sia fatta catturare così facilmente? Kate capisce che Jack ha in mente qualcosa, ma i suoi colleghi non le credono, anche perché la donna è sull’orlo del trasferimento dopo che suo marito ha venduto alcune informazioni riservate ai cinesi. Ma la sua intuizione è corretta: Jack, mentre viene trasferito alle Attività Speciali su ordine del Capo di gabinetto Mark Boudreau (Tate Donovan), entra in azione, stordisce i suoi custodi e penetra in una stanza dov’è tenuta prigioniera Chloe O’Brian (Mary Lynn Rajskub), catturata e torturata per aver diffuso on-line informazioni segretate. Inseguito da Kate, Jack riesce a fuggire con Chloe, e le comunica che ha bisogno di lei e del suo “capo”, l’hacker Adrian Cross (Michael Wincott), per cercare un altro hacker che lavorava con loro, Derek Yates, responsabile di un programma che permette di acquisire il controllo sui droni dell’esercito americano, manovrandoli per i propri fini. Ed è proprio ciò che accade: Yates prende il controllo di un drone e sgancia una bomba su un convoglio composto da militari britannici e statunitensi, facendo ricadere la colpa su un ignaro pilota e provocando una crisi internazionale. Jack sa che qualcuno, nell’ombra, vuole utilizzare i droni per uccidere Heller mentre si trova a Londra, e costringere le potenze mondiali a schierarsi le une contro le altre. Una volta individuata la posizione di Yates, l’ex agente del CTU parte subito insieme a Chloe per intercettarlo, ma sulla sua strada troverà ancora la CIA…

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Sono trascorsi quattro anni dalla chiusura dell’ottava stagione, ma 24: Live Another Day lascia intatta la formula che ha garantito il successo dello show: azione, suspense, complotti e trame parallele, il tutto gestito con ottimo senso del ritmo. Non c’è nulla di particolarmente innovativo in questa miniserie, e nemmeno il dimezzamento degli episodi sembra apportare modifiche sostanziali, ma va benissimo così. 24 si basa su un’impostazione narrativa efficace e incalzante, ottima per garantire l’intrattenimento dei fan, interessati a vivere un’altra avventura al fianco di Jack Bauer (il sempre carismatico Kiefer Sutherland) senza eccessive variazioni concettuali che turbino la focalizzazione sul personaggio e sulla sua nuova vita in clandestinità. In tal senso, la riduzione a dodici episodi non sconvolge la struttura o le dinamiche della serie: la narrazione si svolge comunque in tempo reale nell’arco di una giornata, ma il ricorso alle ellissi permetterà di “saltare” alcune ore, concentrando il racconto su quelle più determinanti ai fini della trama.

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Gli anni, comunque, non sono trascorsi invano, almeno per quanto riguarda il soggetto, le tematiche e la natura della minaccia che permea questa miniserie. I casi di Wikileaks e di Edward Snowden hanno chiaramente influenzato l’attività di Chloe e la caratterizzazione del suo gruppo di hacker, guidato da un leader che ricalca ideologicamente Julian Assange e fondato sulla condivisione di informazioni riservate, con l’intento di denunciare le violazioni del governo americano in fatto di diritti umani e abuso della forza. Al contempo, le polemiche sull’impiego dei droni negli scenari di guerra hanno fornito una base su cui costruire tutto l’intrigo spionistico, anche se qui non si parla di malfunzionamenti, errori umani o abusi di potere, bensì di un’infiltrazione terroristica che prende il controllo dei droni per manovrarli a proprio piacimento: la guerra combattuta “in remoto”, rispetto a quella condotta in prima persona sul campo di battaglia, comporta nuovi pericoli sul piano della sicurezza, poiché l’abilità di un hacker è sufficiente a garantirgli il possesso di un’arma di distruzione di massa. Questo contesto sociale, bellico e fantapolitico s’intreccia con un cast di personaggi che riemergono direttamente dal passato di Jack, soprattutto James Heller (ora diventato Presidente degli Stati Uniti, affetto dai primi sintomi del morbo di Alzheimer) e sua figlia Audrey (Kim Raver), che ebbe una storia con Jack e ora è sposata con Mark Boudreau, principale avversario “istituzionale” del nostro eroe. Michelle Fairley, già Catelyn Stark in Game of Thrones, interpreta invece una misteriosa terrorista che agisce (letteralmente) nell’ombra, in quanto mandante del dirottamento del drone.

24: Live Another Day

Confermati anche i consueti tratti stilistici della serie: gli split screen mostrano saltuariamente la condizione simultanea di vari personaggi, mentre l’ampio utilizzo di camera a spalla riproduce la frenesia dell’azione (o le attese colme di tensione) con taglio nervoso e documentaristico. Ne deriva un prodotto che – almeno in questi primi due episodi, compresi fra le 11.00 e le 13.00 – consentirà agli appassionati di ritrovare i codici narrativi a cui sono molto affezionati, arricchiti da qualche aggiornamento tematico e persino estetico: basti l’esempio di Chloe, truccata e acconciata come una novella Lisbeth Salander, giusto per affermare che 24: Live Another Day, dopo quattro anni di silenzio, vuole tenere in considerazione anche le novità dell’immaginario collettivo, assorbendole e rimediandole con piglio citazionistico.

La citazione: «Da oggi, l’orologio dell’apocalisse segna un minuto dalla fine. Tutto il mondo sta per diventare un inferno.»

Ho apprezzato: il buon ritmo della narrazione; l’aggiornamento tematico; il carisma di Kiefer Sutherland.

Non ho apprezzato: nulla di rilevante.

Potete scoprire, commentare e votare tutti gli episodi di 24: Live Another Day sul nostro Episode39 a questo LINK.

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