Recensioni

Resurrection, la recensione del quinto episodio: Insomnia

Pubblicato il 10 aprile 2014 di Lorenzo Pedrazzi

Insomnia, quinto episodio di Resurrection, aggiunge nuovi misteri alla già fitta rete di enigmi sovrannaturali che circonda il ritorno in vita di alcuni cittadini di Arcadia…

Attenzione: il seguente articolo contiene SPOILER

L’agente J. Martin Bellamy (Omar Epps) è tormentato dagli incubi di un suo caso passato, risoltosi in tragedia, e vuole fare di tutto per proteggere il piccolo Jacob (Landon Gimenez). Nel frattempo Tom (Mark Hildreth) accudisce la sua ex fidanzata Rachael (Kathleen Munroe), appena “risorta”, e la porta dalla dottoressa Maggie (Devin Kelley) per alcuni accertamenti. Rachael scopre così di essere incinta – lo era già quando si suicidò, dodici anni prima – ma non vuole dirlo a Tom. Intanto Caleb (Sam Hazeldine) è in prigione dopo la tragica rapina al portavalori, nella quale ha ucciso una delle guardie. Non vuole rivelare dove siano i soldi rubati, ma Bellamy deve scoprirlo al più presto, altrimenti la città verrà invasa da agenti dell’FBI che potrebbero portar via Jacob…

Resurrection ha ormai trovato la sua dimensione in un mistery placido e riflessivo, che ama prendersi i suoi tempi per sviluppare la storia tra le sfumature del thriller e quelle del melodramma. Insomnia imprime però una svolta improvvisa: Caleb scompare dalla sua cella mentre discute con Bellamy, proiettando un’ombra inquietante sulla sorte dei “resuscitati”. Si accumulano così altre domande, ma per il momento non ci sono piste da seguire, se non quella – molto labile – del fiume come origine comune di tutti i ritornanti. Il rischio è proprio questo: dopo cinque episodi, la serie galleggia in un limbo di mistero e indeterminatezza, senza imboccare un sentiero preciso. È anche vero, però, che questa caratteristica non fa altro che replicare lo smarrimento dei protagonisti, sconcertati dagli eventi di Arcadia e privi di mezzi per indagarli. Caleb era l’unico che sembrava saperne qualcosa, ma la sua scomparsa ha lasciato Bellamy senza uno straccio di spiegazione.

Il lato intimista è ovviamente molto sviluppato, anche in modo preponderante rispetto all’intreccio sovrannaturale. Se gli incubi di Bellamy appaiono come una soluzione troppo “scolastica” per giustificare la sua affezione nei confronti di Jacob (ha già perso un bambino, e non vuole che questo si ripeta), il caso di Elaine presenta invece radici psicologiche più robuste, poiché affondano nel nucleo stesso della serie: i cari estinti, tornando in vita, travolgono inevitabilmente lo status quo dei propri parenti, come accade alla stessa Elaine con suo padre Caleb. Il ritorno di quest’ultimo riporta in superficie la fragilità emotiva della donna, incapace di fidarsi del prossimo (soprattutto degli uomini) a causa delle inadempienze paterne, e la priva persino dell’unica certezza su cui basava la sua vita, il lavoro. Questo genere di turbamento, fra l’altro, è palese anche nel ritorno di Rachael, che sconvolge la tranquillità di Tom: l’uomo ama ancora la sua ex fidanzata, e la gravidanza non potrà che complicare le cose.
Nel complesso si tratta di un episodio riuscito, attraversato da una tensione ambigua e sottile, ma la serie ha bisogno d’intraprendere una strada più precisa nell’esplorazione dei suoi enigmi.

La citazione: «Ne arriveranno altri. Più di quanti ne possiate immaginare.»

Ho apprezzato: l’attenzione alle conseguenze emotive e psicologiche delle “resurrezioni”; la misteriosa scomparsa di Jacob..

Non ho apprezzato: l’espediente per giustificare l’impegno di Bellamy verso Jacob.

Potete scoprire, commentare e votare tutti gli episodi di Resurrection sul nostro Episode39 a questo LINK.