Cinema Ultime News

L’intelligenza artificiale di Transcendence non è poi così lontana! Parola della Singularity University

Pubblicato il 17 aprile 2014 di Valentina Torlaschi

Se andate a vedere Transcendence, da oggi in sala, siate consapevoli che le immagini viste sul grande schermo non sono solo fantascienza. Certo, la storia è pura fiction e il racconto è esasperato, ma tenete presente che lo scenario descritto da questo film di Wally Pfister (meglio noto come il fedele direttore della fotografia del regista Christopher Nolan, qui al suo debutto alla regia) non sarà poi così diverso da quello che ci aspetta nel prossimo futuro.

A sostenere quest’idea è la Singularity University. In occasione dell’anteprima del film a Milano, alcuni esponenti di quest’importante istituto di ricerca sulle tecnologie esponenziali – ossia Eric Ezechieli (Presidente Axelera, Alumnus Singularity University), David Orban (Faculty & Advisor di Singularity University) e Michele Casucci (Ambassador per l’Italia) – hanno parlato dell’evoluzione dell’intelligenza artificiale e del progresso scientifico dei prossimi anni avvisando fin da subito il pubblico presente in sala che «l’accelerazione della tecnologia è reale e la società deve prepararsi oggi a cambiamenti radicali».

Anche l’idea di una forma di intelligenza artificiale dotata di un’auto-coscienza umana come quella che viene creata in Transcendence col cervello dello scienziato Johnny Depp uploadato in un potente computer connesso alla rete mondiale non è poi così remota. L’evoluzione sarà la stessa vista con i primi cellulari: alcuni li consideravano una forma assurda di telepatia ma poi sono entrati nella nostra quotidianità. L’intelligenza artificiale è insomma una tecnologia che si sta studiano da anni e che sarà protagonista assoluta del nostro futuro.

E infatti Casucci ha dichiarato: «gli ultimi 100 anni hanno portato più progressi tecnologici di quanto non ne siano stati prodotti nei precedenti 1.000. Se la capacità di calcolo dei computer continuerà a crescere alla stessa velocità con cui è cresciuta negli ultimi decenni, entro il 2025 vi saranno computer da 1000 dollari più potenti di un cervello umano. Ma soprattutto, entro il 2045, allo stesso costo, si supererà la capacità di calcolo della somma di 10 miliardi di cervello umani».

Lo sviluppo di alcune tecnologie come l’intelligenza artificiale, le nanotecnologie e la biologia sintetica crescono a una velocità esponenziale: ciò significa, banalmente, che se tra 10 anni il mondo sarà profondamente cambiato, tra 20 sarà irriconoscibile. Nell’universo rappresentato in Transcendence questa figura di essere-uomo-computer denominato PINN (impersonato da Johnny Depp) riesce a compiere opere miracolose come guarire malattie incurabili e rigenerare foreste: diventa una sorta di Dio onnipotente. Un essere che è anche in grado di controllare le persone, di sapere tutto di loro, di entrare nelle loro menti e corpi… E questo fa molta paura.

La tecnologia fa paura. Questo è un aspetto molto interessante sviluppato dal film di Wally Pfister dove appunto si vedono dei gruppi terroristici che, con qualsiasi mezzo, armi e attentati compresi, vogliono fermare il progresso perché per loro quel progresso riduce la libertà dell’uomo. Come ha fatto giustamente notare Oscar Cosulich, giornalista e direttore del Future Film Festival che ha moderato l’incontro: «in generale qualsiasi forma di scienza troppo avanzata che non viene capita dalla società, la società stessa la vede come magia, magia nera, addirittura stregoneria. Il meccanismo è un po’ sempre lo stesso: qualunque cosa non uomini siamo in grado di comprendere la uccidiamo. Questa, purtroppo, è spesso la reazione dell’homo sapiens di fronte a un progresso troppo avanzato». E infatti come sottolinea Eric Ezechieli «la frase che si ripete più spesso nel film è ‘la gente ha paura di quello che non capisce’. E questo non riguarda solo l’intelligenza artificiale, ma tutte le tecnologie esponenziali, la cosiddetta singolarità, o meglio le singolarità al plurale che incontreremo nel nostro futuro».

La soluzione per vincere questa paura della tecnologia? Per David Orban rispetto, tolleranza ed empatia sono le caratteristiche su cui l’umanità deve costruire il suo futuro per far crescere la tecnologia nella giusta direzione. Ognuno di noi deve essere tollerante e rispettoso. Deve avere un’atteggiamento curioso, parlare di questo futuro e cercare di capirlo prima di condannarlo e boicottarlo.

Transcendence esce nei cinema proprio oggi: QUI la programmazione per trovare la sala a voi più comoda.