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Divergent – La recensione in anteprima

Pubblicato il 02 aprile 2014 di Leotruman

LA RECENSIONE NON CONTIENE SPOILER.

Dopo Hunger Games e Twilight, un nuovo franchise cinematografico dedicato ad un pubblico di adolescenti (e non solo) ha preso ufficialmente il via a partire dal successo in patria, con quasi 100 milioni di dollari incassati in dieci giorni. Parliamo di Divergentadattamento del primo capitolo della trilogia letteraria scritta da Veronica Roth e che ha venduto milioni di copie in tutto il mondo, qualcuna meno in Italia.

Via il dente: il film non raggiunge le vette di Hunger Games (narrative, interpretative, visive e produttive) ma siamo anni luce dalle scadenti produzioni della saga di Twilight, tant’è che a fine visione ci si continua a chiedere come sia possibile che i film su Bella ed Edward siano stati realizzati con tale pochezza… ma torniamo a Divergent (parlare male di Twilight è come sparare sulla Croce Rossa), che è invece una pellicola realizzata con impegno e attenzione su molti livelli.

Qualche cenno di trama (senza spoiler) per chi non conosce nulla della storia. Ci troviamo in una futuristica Chicago, per metà distrutta dalla guerra mentre l’altra metà è risorta con grande determinazione dalle proprie ceneri. È un mondo distopico (un altro?) dove le persone vengono divise in cinque fazioni, consacrate ognuna a un valore: la sapienza per gli Eruditi, il coraggio per gli Intrepidi, l’amicizia per i Pacifici, l’altruismo per gli Abneganti e l’onestà per i Candidi. Beatrice (Shailene Woodley) è nata abnegante, ma a 16 anni è chiamata come tutti gli adolescenti a scegliere a quale fazione unirsi, con il rischio ovviamente di rinunciare alla propria famiglia. Prendere una decisione non è facile soprattutto perché in lei il test attitudinale standard non ha evidenziato la presenza di un unico tratto dominante ma addirittura tre. Le persone come lei vengono chiamate divergenti!

Decide di unirsi agli Intrepidi, ai coraggiosi deputati alla protezione della città e del suo confine, diventando Tris ed iniziando un difficile percorso di iniziazione che nel caso dovesse fallire la porterebbe ad essere esclusa in modo permanente dalla società. Presto sorgono però nuovi problemi, in particolare a causa dell’ambigua Jeanine Matthew (il premio Oscar Kate Winslet), leader della fazione degli Eruditi e pronta a scovare ed eliminare i divergenti: il mondo così come lo conosce Tris sta per cambiare per sempre.

Tre i punti di forza del film. In primis la confezione, tra scenografie e fotografia davvero studiate e convincenti: il budget c’era (85-100 milioni) ed è stato ben utilizzato in modo visibile, perché la città e gli ambienti delle fazioni sono state realizzate con grande accuratezza e rispetto nei confronti del romanzo. Ottima anche la scelta del cast, a partire da Shailene Woodley (sfiorò la nomination all’Oscar con Paradiso Amaro), bravissima con le sue sfumature interpretative e perfetta nel ruolo della determinata ma inizialmente insapore Tris. Idem per Theo James, Maggie Q, Jai Courtney e della splendidamente incinta (al momento delle riprese) Kate Winslet. Azzeccate infine le scelte registiche di Neil Burger (Limitless), che trova il giusto registro per ogni scena, che sia di azione pura o meno.

Quello che non mi ha convinto pienamente è come è stato trasposto il romanzo dalle due pagine al grande schermo, la potenza dell’adattamento. Molto fedele il primo atto, anche se bypassa un punto a mio avviso cruciale: il “vero” motivo che spiega e motiva l’esistenza delle fazioni. Dopo la guerra che ha ridotto il mondo in ginocchio è stato chiesto ai superstiti quale fosse secondo loro la causa del male nel mondo e della violenza nella società: sulla base delle risposte (egoismo, ignoranza, vigliaccheria, menzogne…) vennero istituite le fazioni, ognuna pronta a svolgere in modo gratuito e disinteressato il compito più adatto alla propria natura. Per questo motivo gli Abneganti governano la città, i Candidi ne amministrano la giustizia, gli Eruditi alimentano l’evoluzione culturale e tecnologica, i Pacifici coltivano e allevano, e gli Intrepidi difendono la popolazione e il perimetro. Non credo servisse un’altra mezz’ora di film per spiegarlo, eppure saltando questa importante delucidazione si rischia di non prendere seriamente il sistema delle fazione, e di liquidarlo come una divisione in squadre in calcio (almeno i Distretti di Hunger Games sono casuali e basati solo sul territorio), impedendo la piena comprensione del motto “La fazione prima del sangue”.

Procedendo altre scelte inspiegabili, anche perché il film si prende i suoi tempi (dura 2 ore e 15 minuti!), sono il banale sviluppo delle dinamiche di alcuni personaggi chiave che ruotano attorno a Tris. Nel libro è saldo e essenziale il rapporto che crea con i compagni di fazione durante l’iniziazione (Christina, Will, Al), mentre nella pellicola è sviluppata malissimo questa parte e non si crea empatia, così come viene assurdamente ridimensionato il ruolo di Peter, la vera e propria nemesi di Tris: poche scene e dialoghi, lontanissimi dalla potenza e dall’intensità delle pagine del romanzo, che non riescono a delineare un personaggio molto ambiguo e che ha un’interessante evoluzione nella trilogia (che a questo punto necessariamente salta se nemmeno la base è stata creata). Poco scioccante infine come è stato realizzato l‘atto finale, che nel libro toglie davvero il fiato: pistole laser che sembrano uscite da un finto Star Wars e violenza più da film PG che PG13, che assurdamente nella prima parte era ben rappresentata (ad esempio nella parte sui combattimenti) non rendono giustizia alla caotica e sconvolgente conclusione raccontata dalla Roth nel suo romanzo.

Divergent è in sostanza un film divergente: un prodotto qualitativamente elevato nella fattura produttiva, con un cuore narrativo non altrettanto convincente forse in quanto non affidato alle giuste penne. Adattamenti che rasentano la perfezione di romanzi per ragazzi di oltre 400 pagine si possono fare (La Ragazza di Fuoco docet, così come alcuni Harry Potter), e speriamo che nel secondo episodio a breve in fase di riprese (Insurgent) possano tenere il meglio che questo primo film ha offerto provando a migliorare i suoi punti deboli. In ogni caso, dopo i numerosi flop e le orribili pellicole per ragazzi arrivate negli ultimi anni, ad avercene di film come Divergent

Voto: 6.5

Nel cast di Divergent anche Zöe KravitzMaggie Q., Ray StevensonJai Courtney e Ashley Judd. Il film uscirà domani in Italia, e lo studio ha già programmato i due sequel della sala e fissatone le release: Insurgent uscirà il 20 marzo 2015 mentre Allegiant sarà distribuito il 18 marzo 2016.