Community chiude la sua quinta stagione con Basic Sandwich, secondo atto della battaglia per la salvezza di Greendale: ci sarà spazio per una sesta stagione?
Attenzione: il seguente articolo contiene SPOILER.
Jeff, Britta, Annie, Abed, Shirley, Hickey, Duncan e il preside Pelton hanno scoperto che Russell Borchert, fondatore di Greendale, aveva inventato un computer capace di leggere le emozioni umane, costruito interamente in oro: l’unico materiale in grado di veicolare i sentimenti delle persone. Il computer si trova in un’ala sotterranea dell’università, chiusa da decenni, e potrebbe servire per comprare Greendale prima di Subway… insomma, è arrivato il momento di partire all’avventura. I nostri eroi esaminano la planimetria dell’edificio per individuare il passaggio verso l’area sotterranea, ma Richie e Carl, i dirigenti che vogliono vendere l’università, si mettono sulle loro tracce…
Non è un finale esplosivo come quelli a cui Dan Harmon ci ha abituato, ma di certo Basic Sandwich è l’epilogo adatto per una serie che ha sempre le valigie pronte, perennemente a rischio di cancellazione. Ancora non si sa quale sia il suo destino (una sesta stagione e un film? Solo un film?), eppure questo episodio potrebbe funzionare anche come chiusura definitiva dello show; uno show che ha perso i pezzi (Pierce, Troy), ma non il desiderio di sperimentare, cambiare formato e riflettere su se stesso, come dimostra la natura metanarrativa di questa frase, pronunciata ovviamente da Abed:
Il punto, Annie, è che questo non è il loro show. Questo è il nostro show. E non è finito. E prima troviamo il tesoro, prima fallirà il pilot di Jeff e Britta.
Perché, insomma, Basic Sandwich si sofferma sul valzer televisivo degli addii, riflette sul comportamento dei personaggi quando sentono avvicinarsi la fine (Jeff e Britta, che sognano una vita “normale” e decidono di sposarsi), ma poi spariglia le carte, e ci mostra che c’è ancora spazio per la meraviglia, per l’avventura e per la follia. In mezzo a sit-com che non fanno altro che reiterare compulsivamente loro stesse, Community si reinventa di continuo, scartando improvvisamente vero territori inesplorati. Lo stesso Basic Sandwich, in fondo, potrebbe essere un finale di stagione, un finale di serie, ma anche il prologo per una nuova stagione, magari con Russell Borchert (un irriconoscibile Chris Elliott) come vicepreside. Il materiale per un altro anno c’è, ma la decisione spetterà a Sony e NBC.
Per il resto, si ride. Come sempre. L’episodio scimmiotta solo vagamente I Goonies (date un’occhiata alla citazione in calce), ma si diverte a ri-mediare i cliché dell’avventura per ragazzi, peraltro calando i personaggi in una sorta di “tunnel temporale” che li conduce fino agli anni Settanta, con conseguenti gag che coinvolgono M.A.S.H. e i Doors. Irresistibile Britta che dimostra a Bolchert – rimasto nascosto con il suo computer per circa quarant’anni – che l’umanità si è già instupidita a tal punto da aver bisogno delle emoticon per esprimere gli stati d’animo, e deliziosa la scena in cui Jeff utilizza i sentimenti reconditi che prova per i suoi amici al fine di caricare il computer di amore sconfinato, e permettere a tutti di uscire. Tutto questo per dire che le potenzialità della serie non si sono ancora esaurite, e una sesta stagione (magari con il ritorno di Troy) sarebbe molto gradita. O volete che il palinsesto di NBC si popoli di show assurdi, come quelli che si vedono nel finto spot al termine dell’episodio? Anche se devo ammettere che Intensive Karen e Mr. Egypt li guarderei volentieri…
La citazione: «Siamo come i Goonies, solo che la nostra storia segue un filo logico.»
Ho apprezzato: la riflessione sul finale; Jeff che dimostra i suoi sentimenti per gli altri personaggi; Abed che ferma Annie prima che lei lo baci: «Ho una ragazza».
Non ho apprezzato: nulla di particolare.
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