Archivio Ultime News

Bif&st 2014 – Noah, la recensione del film diretto da Darren Aronofsky

Pubblicato il 06 aprile 2014 di Filippo Magnifico

Cosa dovevamo aspettarci da una pellicola come Noah? Una domanda che in molti si erano fatti nel corso di questi mesi, soprattutto i fan i di Darren Aronofsky, che nel corso della sua carriera è stato in grado di regalarci splendide pellicole come The Wrestler e Il Cigno Nero. Stiamo parlando di un regista che ha dimostrato in più di un’occasione di sapersi muovere benissimo all’interno di produzioni relativamente piccole, prima di Noah il suo film più costoso era stato infatti The Fountain, che si può benissimo definire come un clamoroso passo falso.

In questo caso avevamo due cose che si potevano annoverare nella categoria “rischi”: un budget particolarmente elevato (125 milioni di dollari), che solitamente comporta anche la prudenza della casa di produzione, interessata perlomeno a riprendersi i soldi spesi; una storia consolidata, quella del patriarca biblico Noè, che non poteva essere stravolta ed era già stata rappresentata sul grande schermo. Aronofsky ha lottato strenuamente per ottenere il final cut sulla sua opera e portare in sala la sua personale visione e il risultato, come c’era da aspettarsi, è molto particolare.

Noah Russell Crowe Foto Dal Film 3

Noah è una pellicola potentissima e visivamente suggestiva, che procede attraverso intermezzi in puro stile new age (che riguardano soprattutto la creazione e che, per fortuna, sono lontani dagli eccessi di The Fountain) e richiami al cinema fantasy, soprattutto nella prima parte. È buonista, ma fino ad un certo punto, perché quando si tratta di rappresentare la spirale di orrore e cattiveria all’interno della quale è sprofondata la razza umana non risparmia qualche colpo ben assestato. È volutamente kitsch ma quasi mai nel modo sbagliato, nel senso che ogni eccesso riesce a trovare la giusta motivazione all’interno della storia (a cominciare dalla presenza degli Watchers, di tolkieniana memoria, ma non dobbiamo dimenticare che l’intero racconto biblico è votato all’eccesso).

Particolarmente azzeccato il cast, a cominciare dal protagonista Russell Crowe (prima di lui erano stati presi in considerazione Christian Bale e Michael Fassbender, ma difficilmente con loro si sarebbe riuscita ad ottenere la stessa intensità). Il suo Noè è una figura tormentata, per certi versi dark, motivata da una sorta di fanatismo nei confronti del quale non sempre si riesce a essere d’accordo. Il suo messaggio è ovviamente universale, non ecologico, come hanno detto in molti, ma più indirizzato all’odio insensato che troppo spesso anima il nostro cuore.

Noah Russell Crowe Jennifer Connelly Foto Dal Film 2

I difetti non mancano, ovviamente, ma era una cosa da mettere in conto: erano talmente tante le cose che Darren Aronofsky si era trovato tra le mani (storia, rappresentazione, messaggio), che riuscire a gestirle tutte contemporaneamente sarebbe stato praticamente impossibile. Nel complesso, dunque, possiamo dire che Noah riesce a trovare un suo equilibrio, rivelandosi un riuscito blockbuster. Non possiamo considerarlo il suo film più riuscito, è vero, ma vista la tematica era praticamente impossibile fare di meglio.

Noah farà il suo ingresso nelle sale italiane il 10 aprile 2014. Qui trovate la pagina facebook ufficiale del film.