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Arrow, la recensione del 18° episodio: Deathstroke

Pubblicato il 04 aprile 2014 di Lorenzo Pedrazzi

Arrow torna a concentrarsi sulla trama principale della seconda stagione, e riporta Slade Wilson al centro della storia: non a caso, l’episodio s’intitola proprio Deathstroke, come il suo letale alter ego mascherato…

Attenzione: il seguente articolo contiene SPOILER

Thea (Willa Holland) è stata rapita da Slade Wilson (Manu Bennet), mentre Oliver (Stephen Amell), ancora ignaro della cosa, è sotto pressione perché deve partecipare alla riunione annuale del consiglio di amministrazione della Queen Consolidated. Finora è sempre stato coperto da Isabel Rochev (Summer Glau), ma stavolta la sua presenza è necessaria. Intanto Moira (Susanna Thompson) si prepara al dibattito con il suo avversario alla poltrona di sindaco di Starling City, Sebastian Blood (Kevin Alejandro), ma durante il confronto viene trasmesso un videomessaggio con Thea in lacrime, senza nessuna richiesta di riscatto. Oliver comincia subito a indagare insieme agli altri, e affida a Isabel la carica temporanea di amministratore delegato, poiché ovviamente vuole concentrarsi su Thea. Ma i piani di Slade sono più articolati di quel che pensa.
Parallelamente, nei flashback sull’isola, Sara (Caity Lotz) organizza lo scambio con Slade per riavere Oliver…

Se le recenti puntate autoconclusive sono state tutt’altro che apprezzabili, non c’è dubbio che Arrow riesca invece a recuperare qualità e solidità con gli episodi legati alla trama orizzontale, e Deathstroke non fa eccezione. Ovvio, si tratta di un episodio di transizione, quindi non si può pretendere né un climax memorabile né uno scontro risolutivo tra Oliver e Slade, ma nell’ultimo atto sono concentrati almeno tre colpi di scena, e una sequenza di lotta tra le migliori di questa stagione.

Slade/Deathstroke ha ormai iniziato a concretizzare i suoi piani, e la vita di Oliver si deteriora progressivamente dall’interno. Anzitutto, la squadra perde il suo acquisto più recente: Roy non ha più fiducia nei confronti di quello che sarebbe dovuto diventare il suo mentore, e lascia Starling City dopo che Oliver lo ha obbligato a rompere con Thea, facilitando così il rapimento della ragazza. Quest’ultima, inoltre, scopre da Slade che Malcolm Merlyn è il suo vero padre, e sviluppa un inedito rancore nei confronti del fratello, colpevole di non averle mai detto la verità. Come se non bastasse, Oliver perde il controllo sulla Queen Consolidated, perché Isabel, da lui eletta ad amministratrice delegata provvisoria, con un colpo di mano riesce a ottenere dal consiglio la carica permanente, svelando di essere in combutta con Slade: presto la vedremo con la maschera di Ravage, nota supercriminale dell’universo DC Comics. Infine, lo stesso Slade si reca da Laurel, e le rivela che Oliver e Freccia Verde sono la medesima persona: una svolta inattesa e repentina, che potrebbe cambiare molte cose nello status quo della serie. Senza contare che il rapimento di Thea e l’inutile corsa finale di Oliver per salvarla (la ragazza era stata già liberata) sono serviti soltanto come diversivo per consentire a Slade di organizzare un suo esercito personale, potenziato col Mirakuru… insomma, una grande battaglia è alle porte.

Il versante melodrammatico è tangibile anche stavolta, ma non pesa eccessivamente sugli sviluppi della storia, ben equilibrata fra il thriller e l’azione; a tal proposito, il combattimentro fra Oliver e gli uomini di Slade è dinamico e spettacolare, uno dei migliori di questa stagione. Poco da dire, invece, circa i flashback sull’isola, se non che assistiamo all’ennesimo episodio in cui il cattivo perde l’occasione di uccidere i protagonisti, solo perché «la morte sarebbe un favore, e l’isola dev’essere la loro punizione»… ovvero, il solito espediente volto a garantire la loro sopravvivenza. Forse è il caso d’inventarsi qualacosa di nuovo, no?

La citazione: «E come sta la signorina Rochev, in questi giorni? Ancora arrabbiata perché Dorothy ha fatto cadere una casa su sua sorella?»

Ho apprezzato: Thea che scopre la verità su suo padre; Isabel che si rivela il braccio destro di Slade; Slade che svela a Laurel l’identità segreta di Oliver; la sequenza di lotta tra Oliver e gli uomini di Slade.

Non ho apprezzato: l’ennesimo ricorso al cliché dell’antagonista che si rifiuta di uccidere i “buoni”.

Potete scoprire, commentare e votare tutti gli episodi di Arrow sul nostro Episode39 a questo LINK.