Tarzan: i gorilla non fanno più paura

L’avventura di Tarzan inizia con un naufragio dal quale si salvano tre sole persone: un uomo, una donna e il loro bimbo nato da poco.
Per difendersi dagli animali della giungla costruiscono la loro casa su un albero.

Nel frattempo una coppia di gorilla perde il loro cucciolo e poco dopo muoiono anche i due naufraghi, così il bimbo di nome Tarzan, crescerà allevato dalle scimmie.
Tarzan cresce con i cuccioli di gorilla che tra giochi e scherzi tendono spesso ad evitarlo. Unica eccezione la vivace Terk,una scimmia che diventa in breve tempo sia amica e che gli fa conoscere un elefantino di nome Tantor.
Vivendo nella giungla ed essendo sempre a contatto con gli animali deve inventarsi un verso tutto suo che è un vero e proprio urlo.
La sua vita viene però turbata dall’arrivo di una spedizione di esseri umani e dalla scoperta, per lui sconvolgente, di appartenere alla loro razza.
Il problema per lui è ancora più grande perché tra questo gruppo di uomini c’è anche una donna: Jane di cui si innamorerà.

La sua vita a questo punto è turbata in maniera profonda perché non capisce più quale sia la sua vera famiglia e perché si rende conto che si sta innamorando della bella Jane ma ha anche capito che uno degli uomini che arriva con lei nella giungla non ha buone intenzioni, infatti ha in mente solo l’idea di catturare gli animali per trarne guadagno una volta tornato in Inghilterra.
In uno scontro tra quest’uomo e Tarzan, sarà proprio Tarzan ad avere la meglio e quando arriverà il momento per Jane di andarsene dorrà scegliere cosa fare e cioè se tornare alla sua vecchia vita o restare nella giungla per amore di Tarzan e ovviamente lei sceglierà l’amore.
Il film permette di conoscere meglio degli animali ritenuti nell’immaginario collettivo come “cattivi”, cioè i gorilla, rendendoli invece più malleabili e umani, così facendo il film si può rivolgere tranquillamente anche ad un pubblico composta da bambini e quindi è giusto che questi animali non facciano paura ma suscitino simpatia in chi li sta “conoscendo” proprio attraverso le scene di un film.