Il diluvio universale sta per arrivare e spazzare via l’umanità. Al cinema, naturalmente… Noah, il kolossal diretto da Darren Aronofsky sul racconto della Bibbia dell’Arca di Noè, uscirà nelle sale italiane tra circa 3 settimane.
Negli Stati Uniti si sono già tenute anteprime e proiezioni stampa: ecco allora i primi commenti di questa pellicola che, con uno stile spettacolare e con un cast di richiamo capeggiato da Russell Crowe, mostra quel diluvio universale che Dio scatenò per portare la distruzione di un mondo compromesso dal male in modo da poi gettare le basi di una nuova vita per l’umanità.
Come ci si aspettava per un progetto così coraggioso ma anche anomalo, un film particolare e difficile da incasellare tra “il kolossal spettacolare/disaster movie” e “il film religioso”, i pareri sono abbastanza variegati, sebbene tendenzialmente positivi. Per alcuni è «un film con scene veramente sbalorditivo», «un’opera d’arte che rende una storia nota qualcosa di nuovo, strano e illuminante»; per altri la pellicola non è riuscita a miscelare bene i diversi toni e generi. In ogni caso, anche nelle diverse opinioni, è evidente che siamo di fronte a una pellicola che non lascia indifferenti.
• Variety
Il regista è riuscito nel suo intento di costruire un film metafisico che sia però anche un blockbuster d’azione accessibile a tutti. […] Noah si distacca completamente dall’immaginario, dai film biblici visti sinora e preferisce così i paesaggi collinari e vulcanici d’islanda ai classici deserti orientali; paesaggi che sono immortalati con una grandezza aspra dal fedele direttore della fotografia di Aronofsky Matthew Libatique.
Darren Aronofsky ha lottato con una delle storie primordiali della Terra e ne ha estratto qualcosa di vitale e audace, anche spingendo verso un forte ecologismo.
Anche se non è privo di difetti, il film di Darren Aronofsky regala un’esperienza davvero potente con qualche scena veramente sbalorditiva
Un lavoro d’arte e immaginazione che riesce a rendere la più popolare tra le storie qualcosa di nuovo e strano, a volte perfino illuminando il testo, a volte forzando il racconto fino al punto di rottura.
• Patheos
Noah è certamente il miglior adattamento biblico prodotto a Hollywood negli ultimi decenni. L’aspetto più affascinante del film è come sia qualcosa di totalmente differente dagli altri film tratti dalla Bibbia visti prima. Aronofsky non solo ha fatto rivivere il genere ma lo ha completamente rivisitato.
Noah aspira ad essere una storia d’amore, un dramma familiare, un film di guerra e un disaster movie, ma tutti questi generi e toni non si integrano con successo
Il film è riuscito a trasformare l’odissea monolitica del racconto biblico in una resa dei conti di genere “spada&sandali” che occasionalmente prende una direzione cosmica: 137 minuti che contengono risultati veramente visionari però inondati da idee un po’ abbozzate.
Vi ricordiamo che, oltre a Russell Crowe nei panni di Noé, il film annovera nella squadra attoriale Jennifer Connelly nel ruolo della moglie, poi Emma Watson, Douglas Booth e Logan Lerman in quelli dei figli.Ray Winstone sarà Tubal-cain, l’avversario/nemesi del protagonista, mentre Anthony Hopkins vestirà i panni del patriarca di 969 anni Matusalemme.
Scritto da Aronofsky insieme ad Ari Handel e John Logan (Il Gladiatore) e prodotto da Ari Handel (Il cigno nero), Arnon Milchan e Chris Brigham (Inception), il film uscirà nelle sale americane il 28 marzo 2014 e in Italia il 10 aprile. Per altre informazioni e curiosità Qui trovate la pagina facebook ufficiale del film.