Cinema Ultime News

Nicolas Cage: «Al giorno d’oggi, essere famosi è una vera rottura!»

Pubblicato il 11 marzo 2014 di Valentina Torlaschi

Nicolas Cage contro tutti. In occasione del Festival SXSW di Austin l’attore è stato protagonista di una lunga chiacchierata di un’ora dove, dopo aver raccontato qualche aneddoto sulle motivazioni profonde che lo hanno spinto a intraprendere la carriera dello spettacolo, ha sparato a zero sulla critica e sui giornalisti contemporanei denunciando quanto “faccia schifo” essere famosi al giorno d’oggi.

Ecco le dichiarazioni di Cage (uno con la celebrità che gli scorre nelle vene, dato che  è il nipote di Francis Ford Coppola), partendo dall’episodio che lo ha convinto a diventare attore:

Ho iniziato a recitare perché io volevo essere come James Dean. L’ho visto in La valle dell’Eden e Gioventù bruciata: nulla, né una canzone rock né la musica classica, mi hanno fatto mai impazzire quanto James Dean in La valle dell’Eden: mi travolse. E pensai: ‘ecco cosa voglio diventare’.

Poi, però, qualcosa è cambiato: oggi essere attori significa inevitabilmente essere famosi ed essere famosi, nella società contemporanea, fa schifo…

Oggi, in un mondo dove tutti sono dotati di questi smartphone, essere famosi fa davvero schifo. Non mi voglio lamentare, per carità, però è così. E anche la critica dei film ne ha risentito: siamo arrivati al punto che perfino il Los Angeles Times, nella sua recensione de Il cattivo tenente – Ultima chiamata a New Orleans, scrive quante case ho acquistato o venduto! E poi, cosa diavolo ha a che fare la vita privata di Lindsay Lohan con la sua performance in The Canyons? Il lavoro d’attore dovrebbe essere sempre e solo al centro di tutto. Cosa diavolo c’entra la scappatella di Bill Clinton con il suo lavoro da Presidente?

Cosa ne pensate di queste parole?

Polemiche a parte vi segnaliamo che Nicolas Cage sarà prossimamente nei cinema con  Joe: una sorta di western moderno presentato tra gli applausi all’ultimo Festival di Venezia e che vede l’attore aggirarsi in una terra di nessuno dove abitano solo disadattati, emarginati, negri, puttane ed ubriaconi. Un universo buio, piovoso, quasi apocalittico che si attraversa a bordo di pick-up malconci e dove il “progresso” ha fatto sì che l’unico lavoro sia “uccidere” i boschi a colpi di accette che iniettano veleno alle piante… Il film uscirà nelle sale americane ad aprile e anche in Italia dovrebbe arrivare entro l’anno; QUI la nostra recensione.

Fonte: Variety