È dovuto arrivare Peter Jackson ed il suo Lo Hobbit – la desolazione dello Smaug per interrompere la striscia di opere giapponesi al top del botteghino di casa ininterrottamente durante questi primi mesi del 2014. Il secondo capitolo della saga ha infatti dominato il week end giapponese raccimolando circa 3 milioni di dollari in due giorni e con una distribuzione abbastanza ampia in 681 sale. Altra entrata ai piani alti è stata quella di Kiki consegne a domicilio, il live-action diretto da Shimizu Takashi ispirato dalla stessa serie di libri per ragazzi da cui Miyazaki Hayao trasse nel 1989 il famoso ed omonimo lungometraggio animato. Da notare che il film pur essendo stato distribuito in “solo” 281 sale ha fatto registrare un incasso di 1.25 milioni di dollari, indubbiamente un buon risultato per un lavoro che nelle recensioni viste fin’ora non sembra sia stato molto apprezzato. Pesa troppo nell’immaginario popolare il film di Miyazaki con cui ovviamente, ma forse ingiustamente, viene messo a paragone, nei prossimi giorni contiamo di vederlo e di scriverne una recensione.
Resiste al secondo posto The Mole Song di Miike Takashi, il delirante ma a tratti toccante film che è stato in testa al box office nipponico per due settimane, mentre al quarto posto resiste Eien no zero (The Eternal Zero) il controverso film ambientato durante la seconda guerra mondiale che con i suoi 78 milioni di dollari è diventato uno dei lungometraggi giapponesi che più hanno incassato nella storia del cinema del Sol Levante.