La Gawker Media ritiene che la mera lettura di una sceneggiatura non infranga la legge del copyright e per questo motivo ha chiesto al giudice federale della California di rifiutare il procedimento legale richiesto da Quentin Tarantino, dopo la diffusione online dello script Hateful Eight a cui stava lavorando.
Tarantino aveva fatto causa al blog dopo che questi aveva postato un link per il download della sua sceneggiatura, di 146 pagine, sotto il titolo ‘Here Is the Leaked Quentin Tarantino Hateful Eight Script‘. Per Tarantino la Gawker ha:
“superato la linea giornalistica, promuovendo se stessa al pubblico come prima fonte per poter leggere l’intero script illegalmente”,
infrangendo il copyright contributivo.
Ma nella mozione presentata lunedì, la Gawker spiega che la semplice lettura della sceneggiatura non è un infrazione e che nell’assenza di un infrazione diretta, non può esserci il reato di infrazione contributiva.
“Qui, il reclamo non fa altro che alzare la possibilità che qualche membro del pubblico che ha avuto accesso al copione del querelante con il link di Gawker abbia successivamente violato i diritti di Tarantino commettendo un’infrazione. Perché il querelante non ha asserito alcun fatto che ha dimostrato che ci sia stato un atto di violazione, intrapreso da una terza parte – il semplice accesso alla sceneggiatura cliccando sul link è giuridicamente insufficiente – il querelante non ha indicato un reclamo per violazione contributiva”.
Gli avvocati della Gawker aggiungono che anche se Tarantino potesse presentare questo reclamo, l’aver messo il link per ‘il materiale originale’ è considerato una prassi corretta. Nella mozione viene detto che la Gawker non ha fatto uno scoop pubblicando per prima i link della sceneggiatura, presenti prima dell’uscita della news. La Gawker non ha riprodotto alcuna parte dello script ma solo postato dei link. Inoltre secondo gli avvocati l’uso della sceneggiatura è stato non volontariamente commerciale, e non ha usurpato il mercato primario e lo scopo dello script: fare un film. A sostegno di questa tesi è stato portato come esempio il caso dell’editore per adulti Perfect 10 e la causa sui link alle loro foto, dove la corte ha rifiutato ogni accusa di infrazione del copyright.
La Gawker sta tentando di sollevare una questione su cui gli esperti di copyright hanno danzato attorno per diversi anni: la visione di una copia di una proprietà protetta da copyright, sul proprio computer, non costituisce un infrazione diretta. Come risponderanno gli avvocati di Tarantino?
Fonte THR