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GODZILLATHON: Parte 2 – ‘King Kong vs Godzilla’ e ‘Mothra vs Godzilla’

Pubblicato il 15 marzo 2014 di Redazione

QUI la prima tappa del nostro GODZILLATHON, la maratona che vi accompagnerà sino all’uscita del nuovo film di Godzilla diretto da Gareth Edwards. Scopriamo insieme tutti e 28 le pellicole con protagonista il Kaiju più famoso della storia del cinema!

King Kong vs Godzilla (Il trionfo di King Kong, 1962)

Un’importante ditta farmaceutica viene a conoscenza dell’esistenza di un mostro gigante (King Kong) che vive nella piccola isola di Faro e decide quindi di usare questa scoperta per alzare il rating e la popolarità di un programma televisivo che sponsorizza. Mentre due uomini sono mandati sull’isola per effettuare altre ricerche, un sottomarino urta l’iceberg dove era stato intrappolato Godzilla nel 1955 e quindi di fatto liberando il kaiju dal suo sonno imposto. Nell’isola di Faro King Kong dopo aver ucciso un polipo gigante si ubriaca mangiando dei frutti e viene così trasportato in Giappone, dove nel frattempo sta arrivando anche Godzilla.

È il primo film della serie girato in Tohoscope, l’equivalente giapponese del cinemascope, ed a colori, ritorna inoltre in cabina di regia Honda Ishiro, naturalmente in coppia con Tsuburaya Eiji agli effetti speciali. È il lavoro che spingerà la Toho, grazie al successo ottenuto al botteghino, è tutt’ora il film della serie che ha incassato di più, ad iniziare un vero e proprio franchise, con il quarto lavoro che vedrà la luce l’anno seguente. Per quanto riguarda il lungometraggio in sè, tutta la durata del lavoro serve a costruire l’ovvio climax del duello finale fra Godzilla e King Kong, lungo più di dieci minuti, combattimento a tratti comico, a tratti drammatico e in alcuni punti realizzato con un montaggio quasi subliminale. Proprio l’approccio più scanzonato per ritrarre i kaiju, cambiamento sostenuto da Tsuburaya ma avversato da Honda, è chiaramente una strizzata d’occhio al pubblico dei più piccoli a cui piano piano la serie si indirizzerà.

Il resto del film, anche vista la pessima qualità in cui è stato preservato, ha momenti bizzarri, pop psichedelici e quasi camp, soprattutto nell’isola in cui viene trovato lo scimmione. Questa atmosfera kitsch è assai lontana dall’opera originale, sono passati solo otto anni dal primo Godzilla ma il Giappone del 1954, che ancora arrancava nella ricostruzione, anche identitaria, post bellica, era molto diverso da quello degli inizi anni sessanta, che vedeva spalancarsi davanti le possibilità della contemporaneità e dello sviluppo economico. Solo due anni dopo l’uscita del film, nel 1964, Tokyo avrebbe ospitato le Olimpiadi, evento simbolico in questo processo di definitiva modernizzazione del Giappone. Quasi a fare da contraltare e da negativo alle atmosfere leggere e comiche degli effetti speciali si contrappone nella narrazione, probabilmente con una forte influenza da parte di Honda, una critica, non tanto velata, della società eccessivamente spettacolarizzata che proprio nei sessanta si andava formando. A parte questo e forse a causa delle già citate condizioni della pellicola questo King Kong vs Godzilla non è certo, almeno per chi scrive, uno dei migliori della serie.

Mothra vs Godzilla (Watang! Nel favoloso impero dei mostri, 1964)

Un maremoto porta sulla costa giapponese un gigantesco uovo che subito attira l’ attenzione di giornalisti, televisioni e imprenditori. Fra questi è Kumayama quello più abile che con uno stratagemma riesce ad “impadronirsi” dell’uovo e creare attorno ad esso un parco di divertimenti a pagamento. Nel frattempo si risveglia anche Godzilla che dal mare si dirige verso l’arcipelago giapponese minacciando le popolazioni locali. Intanto si scopre che l’uovo proviene da un’isola nel pacifico ed appartiene a Mothra la dea falena che protegge gli abitanti del posto, le uniche capaci di comunicare con la divinità sono due mini gemelle che riescono a farlo telepaticamente.

Honda ritorna alla regia un anno dopo il precedente, la qualità degli effetti speciali, naturalmente ancora una volta curati dal mago Tsuburaya, è questa volta soprendente. Il film rappresenta anche il primo crossover fra due creature di film tokusatsu della Toho. Ancora una volta, benché sotto le fattezze di un film popolare di serie B, si nasconde una forte e corrosiva critica verso il nucleare, ricordiamo che siamo nel 1964, l’anno delle olimpiadi ma anche il periodo in cui nascono le lobby nucleari e viene di fatto siglato il patto fra stato ed energia nucleare (il primo reattore inizia la costruzione nel 1961 e comincia ad essere operativo dal 1966), fonte che dovrebbe permettere il sostentamento della modernizzazione giapponese. Dal punto di vista prettamente cinematografico c’è un abisso fra la realizzazione di questo film e quella dei precedenti, l’arrivo di Godzilla nella città di Nagoya è perfetta, al ralenty e molto drammatica, così come i tre minuti iniziali del film con la tempesta marina che imperversa sui titoli di testa sono perfettamente realizzati e rendono al massimo anche all’uso del Tohoscope.

Godzilla viene rappresentato più come una vittima della stupidità umana che l’ha svegliato e creato che come un essere malvagio. Infatti la distruzione della torre di Nagoya e del castello avviene per caso, il Godzilla che viene presentato è un gigante triste e quasi costretto a lottare, spinto dalle organizzazioni pubblicitarie e televisive.
Il tema anti nucleare è, come sempre in Honda, ma più che mai in quest’opera, fortissimo, l’isola da dove è arrivato l’uovo di Mothra era un territorio pacifico e prospero prima che degli esperimenti nucleari la distruggessero per sempre, trasformandola in un isola maledetta.

Prodotto dalla Legendary Pictures, Godzilla uscirà nei cinema italiani il 15 maggio 2014 distribuito da Warner Bros (anche in 3D). Potete rimanere aggiornati sul film seguendo la Pagina Facebook ufficiale, l’account Twitter e il sito ufficiale Warner Bros.