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From Dusk Till Dawn, la recensione del terzo episodio: Mistress

Pubblicato il 31 marzo 2014 di Lorenzo Pedrazzi

Mistress, terzo episodio di From Dusk Till Dawn, approfondisce la mitologia della serie, ma continua a soffermarsi su dettagli poco interessanti che rallentano l’azione…

Attenzione: il seguente articolo contiene SPOILER

I fratelli Seth e Richie Gecko (D.J. Cotrona e Zane Holtz) si rifugiano in un motel insieme al loro ostaggio, Monica Garza (Samantha Esteban). Seth va al Big Kahuna Burger per prendere da mangiare, ma anche per incontrare sua moglie Vanessa (Adrianne Palicki), che deve unirsi a lui per oltrepassare il confine: i due consumano un rapporto focoso nel bagno, ma subito dopo scivolano in una discussione che potrebbe incrinare il loro matrimonio. Nel frattempo Richie, lasciato solo con Monica, ha delle visioni che gli suggeriscono di uccidere la donna.
Parallelamente il texas ranger Freddie Gonzalez (Jesse Garcia), lanciatosi all’inseguimento dei fratelli Gecko dopo l’omicidio del suo mentore Earl McGraw (Don Johnson), chiede aiuto al Professor Tanner (Jake Busey) per fare luce sui misteriosi simboli disegnati da Richie, e gli mostra il pugnale che ha trovato nell’emporio. Intanto, l’ex reverendo Jacob Fuller (Robert Patrick) e i figli Scott (Brandon Soo Hoo) e Kate (Madison Davenport) devono fare una sosta per riparare un guasto al motore del camper.

Prendete la trama del film di Robert Rodriguez e stiratela fino all’inverosimile, in modo da spalmarla su tredici puntate: From Dusk Till Dawn giunge al terzo episodio, ma le strade dei fratelli Gecko e della famiglia Fuller non si sono ancora nemmeno incrociate, a dimostrazione di quanto la storia risulti esageratamente diluita in questa trasposizione seriale. Nel film, la fuga iniziale di Seth e Richie – ovvero il segmento più “tarantiniano” – serve principalmente per introdurre i personaggi e preparare il terreno al folle pandemonio sanguinolento del Titty Twister, mentre qui assume una caratura eccessiva, volta ad approfondire il rapporto tra i protagonisti, le loro motivazioni e i loro passati trascorsi. Tutto questo, però, penalizza sia l’azione che la tensione: i dialoghi si fanno pedanti (come quello tra Seth e sua moglie Vanessa, personaggio concepito appositamente per la serie), mentre le visioni di Richie diventano prevedibili, anche se in questo caso – quando la voce di Santanico (Eiza Gonzalez) lo esorta a uccidere la povera Monica – non mancano alcune idee visive divertenti, come l’occhio e il serpente che spuntano dal buco nella mano. Nel compesso, comunque, si tratta di dettagli poco interessanti, soprattutto se consideriamo che le aspettative del pubblico, davanti a un prodotto come From Dusk Till Dawn, sono rivolte all’horror, allo splatter e al parossismo, presenti solo in piccole dosi. Insomma, siamo davvero così interessati ad approfondire il legame tra i fratelli Gecko o i conflitti intestini della famiglia Fuller? Perché finora lo show si è concentrato su questi elementi, snobbando gli aspetti più basilari dell’intrattenimento. A questo punto, speriamo almeno che Adrianne Palicki giochi un ruolo più consistente con il procedere della serie, poiché per il momento la sua introduzione appare un po’ gratuita.

Il risvolto più interessante di Mistress riguarda la mitologia azteca che ha generato il bestiario mostruoso dello show. Se nel film i vampiri incarnavano una minaccia spersonalizzata e puramente “alimentare”, qui invece appartengono a un culto specifico e ben organizzato, in quanto seguaci della semidea-serpente (Santanico) che guida Richie nelle sue azioni violente. La storia potrebbe quindi assumere una connotazione diversa rispetto all’originale cinematografico, aprendosi a uno scenario narrativo più vasto e particolareggiato, e attingendo a un retroterra culturale che viene spesso trascurato dal cinema e dalla televisione. Francamente, devo dire che ho apprezzato la scelta di affidare l’inquietante Professor Tanner a Jake Busey: e se la cura fosse peggiore della malattia?

Nota conclusiva: il regista Eduardo Sánchez è lo stesso di Blair Witch Project, che si diverte a replicare una tipica inquadratura tarantiniana; potete vederla nell’immagine soprastante.

La citazione: «Sembra un maledetto film di Buñuel.»

Ho apprezzato: l’approfondimento della mitologia della serie; Jake Busey.

Non ho apprezzato: l’approfondimento di dettagli poco interessanti; la scarsità di azione e tensione.

Potete scoprire, commentare e votare tutti gli episodi di From Dusk Till Dawn sul nostro Episode39 a questo LINK.