ScreenWeek ha avuto il piacere di partecipare ieri sera a Londra alla presentazione della terza stagione de Game of Thrones (Il Trono di Spade) in home video, che sbarcherà in Italia ad aprile in contemporanea con l’arrivo della quarta serie su HBO e poi su Sky Cinema.
Molti i contenuti speciali che saranno contenuti nelle varie edizioni (spettacolare l’edizione limitata con il cofanetto a forma di drago), e alcuni dei quali focalizzano su quello che è stato definito come uno dei più alti momenti di storia della televisione: il nono episodio, quello che racconta delle Nozze Rosse.
All’evento ha partecipato la piccola e bravissima Maisie Williams, che interpreta nella serie la coraggiosa Arya Stark. L’attrice ha salutato i giornalisti e introdotto la proiezione di un lungo contenuto speciale, un’interessante featurette di circa un’ora sul making of del celebre episodio, con il commento dei creatori Daniel B. Weiss e David Benioff. Ecco il racconto completo della nostra inviata Alice Gioia.
ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SULLE TRE STAGIONI TRASMESSE DI GAME OF THRONES.
“Il vino scorrerà rosso, la musica suonerà. E noi ci lasceremo alle spalle tutto questo macello”. Sono le parole con cui Walder Frey inaugura i festeggiamenti di quello che verrà ricordato come il Red Wedding, le nozze rosse: la scena madre di Game of Thrones, quella che David Benioff ha definito “la migliore della serie“. Più intenso perfino della morte di Ned Stark: la vicinanza umana alla tragedia del re non è neanche paragonabile all’orrore che suscita il tradimento di Walder Frey. Dopo il Red Wedding, niente sarà più come prima.
Forse per questo HBO ha deciso di realizzare un contenuto speciale di un’ora proprio sul penultimo episodio della terza serie, “Le Piogge di Castamere“, che sarà contenuta nel cofanetto della terza stagione, in uscita lunedì prossimo in Inghilterra e ad aprile in Italia. Tecnicamente molto difficile da girare (ci sono volute una settimana di riprese da decine di angolazioni diverse e sono stati usati quasi 90 litri di sangue finto, tutti i dettagli nella seconda parte del nostro speciale), il massacro degli Stark è il turning point che determinerà la trama dei capitoli successivi. Daniel B. Weiss e David Benioff, i creatori della serie, rivelano che, mentre leggevano il libro, speravano di riuscire a portare la serie fino a quel momento. E dopo averla girata dicono: “È stato allo stesso tempo orribile e gratificante”.
Per raggiungere l’effetto desiderato, Benioff, Weiss e il regista David Nutter hanno ammesso di aver volutamente creato una serie di false aspettative negli spettatori. All’inizio dell’episodio, Robb Stark sembra godere di uno straordinario successo, politico e personale. Felicemente sposato, ritrova il rapporto con la madre, alla quale chiede consigli tattici su come continuare la guerra. Catelyn Tully muove i pezzi sulla cartina di Westeros, pratica e senza esitazioni. Entrambi sono convinti di potercela fare: “Se Walder Frey deciderà di collaborare”. In quel “se”, nell’ombra che passa sul volto di entrambi, il presagio che qualcosa potrebbe andare storto. Ma Walder Frey collaborerà: basterà pagare i propri debiti, organizzare un nuovo matrimonio, pensano Robb e Catelyn, sottovalutando le conseguenze del rancore. E pensare che la psicologia di Lord Frey è già spiegata, in una frase, nella prima serie: quando rinfaccia a Catelyn il fatto che la sua famiglia lo ha sempre trattato come un pezzente. È già tutto lì, nel luccichio degli occhi, nella linea sprezzante delle labbra di David Bradley.
Lo stesso sguardo freddo e arrogante con cui, durante il matrimonio, accoglie le scuse di Robb Stark, che giustifica il suo venir meno al patto con Lord Frey con la storia del grande amore per Lady Talisa. Ma nessuno ci fa caso: il vino scorre rosso, la musica suona. Addirittura, Talisa decide di rivelare a Robb che il bambino che porta in grembo si chiamerà Ned. “Volevamo che lo spettatore si rilassasse, che i personaggi fossero felici, nei loro ultimi istanti di vita”, dice Benioff. Perché l’effetto, dopo, sarà ancora più devastante.
Basta un secondo per cambiare completamente l’atmosfera. Un’ombra che passa tra la sorridente Catelyn Tully e la coppia abbracciata: é Black Walder Frey, che attraversa la sala e sbarra il portone d’ingresso. Gran parte dei commensali se n’è andata ad accompagnare gli sposi nella stanza da letto, portando con sé l’allegria dei festeggiamenti. La luce nella sala si affievolisce, il violoncello attacca una marcia stridente.
Nel Red Wedding, ogni dettaglio della regia è curato alla perfezione. Le sequenze che precedono la morte degli Stark – Arya che arriva alle Torri Gemelle, i soldati che uccidono gli uomini degli Stark, l’occhio del lupo in agonia – sono le note di una melodia del terrore, orchestrata in un crescendo adrenalinico. Così se lo dev’essere immaginato Walder Frey nei suoi sogni di vendetta: la celebrazione del suo personale attimo di gloria. Ma questo è anche il trionfo politico dei Lannister, la dimostrazione della loro potenza. Le pedine sulla carta geografica su cui Robb e Catelyn fanno i conti a inizio episodio non valgono più: il tavolo è stato ribaltato, la strategia politica sconvolta. Una tabula rasa, però, che funziona dal punto di vista narrativo: perchè apre molteplici possibilità, per quanto cupe esse siano. Tutto è ora possibile, e l’entrata in gioco del Principe Oberyn Martell potrebbe complicare ancor di più le cose. Non è difficile immaginare quindi quello che anticipa Benioff nella feature: aspettatevi una quarta serie intensa, con un colpo di scena dopo l’altro.
Al Red Wedding non muoiono solo gli Stark, è il massacro degli ideali: il vincolo sacro che lega un ospitante al proprio ospitato, una madre a un figlio, due amanti. Spazzata via, nel giro di pochi minuti, una delle poche coppie della serie in cui l’amore è amore (non comprato, non scambiato in nome di un’alleanza politica). E muore nell’urlo strozzato di Cateyn Tully anche l’unico rapporto sincero e sodale tra madre e figlio: un effetto reso ancora più drammatico se contrapposto all’alzata di spalle con cui Lord Frey sacrifica la propria moglie.
Quale sarà il ruolo dei sentimenti nella quarta stagione? Le relazioni che abbiamo lasciato in sospeso alla fine della terza promettono non poche sorprese: difficile prevedere come si evolverà il rapporto tra Cersei e il Raskolnikov della serie, Jamie Lannister; o tra Ygritte e Jon Snow, i cui dialoghi recentemente sono all’insegna di “Solo chi ami davvero può ucciderti” – e viceversa. E infine il triangolo Daenerys Targaryen, Daario e Ser Jorah: “I miei momenti preferiti” confida Benioff nella feature, “sono quelli non verbali. Come la frazione di secondo in cui, al ritorndo da Yunkai, Daenerys chiede se Daario e vivo. Com’è intenso lo sguardo di Ser Jorah quando realizza che la donna che ha sempre amato non sarà mai sua”.
Le anticipazioni del trailer sembrano suggerire che si svilupperanno anche altre intriganti relazioni, come l’amicizia tra Jon Snow e Samwell Tarly o il rapporto tra Lord Tyrion e Jamie Lannister, due tra i personaggi più strutturati e complessi dal punto di vista psicologico. Un altro personaggio la cui evoluzione interiore sarà sempre più interessante è Arya Stark. Poco prima di entrare nel castello dei Frey, Arya affronta a muso duro il Mastino e gli dice che un giorno gli trapasserà il cervello con la spada. Non é più la ragazzina stretta tra le braccia di Yoren durante l’esecuzione del padre, sarà quella che corre verso il massacro alle Torri Gemelle. Ogni episodio dalla seconda serie in avanti ha lasciato in Arya solchi profondi, in cui ora si inserisce il rapporto con il Mastino, con cui Arya ha un conto aperto aperto dopo la morte di Mycah. A tratti sembra lei ad avere la meglio sul soldato, con il suo carattere sfrontato e le battute pungenti – ma come ammette Maisie Williams, in realtà ne sarà a sua volta profondamente influenzata. In quel momento, sulla collina davanti al castello di Lord Frey, Arya consuma il su ultimo momento di innocenza: “Tutti i personaggi intraprenderanno un cammino cupo e oscuro”, dice Benioff, “e Arya avrà quello più oscuro di tutti”.
La Torta celebrativa offerta all’evento. La pasticceria ha deciso di optare per una soluzione che desse “maggiore libertà creativa” e che permettesse di “provare nuovi metodi e prodotti per scolpire e decorare la torta”. L’hanno chiamata “La Torta Massacrata” (slaughtered). Sullo scudo uno scudo spezzato con gli stemmi delle due famiglie, Stark e Frey. Ci hanno lavorato in quattro persone per 20 ore.
Che succede ora? “Dopo il Red Wedding, tutti saranno costretti a schierarsi da una parte o dall’altra” conclude Benioff, “ma non si sa dove si andrà a finire. Non ci saranno un bene e un male assoluto, ma i percorsi personali e umani di ogni personaggio. E alcuni di loro non arriveranno alla fine”.
Articolo a cura di Alice Gioia.
A più tardi con la seconda parte del nostro speciale!
QUI potete vedere il trailer della quarta stagione (in arrivo dal 6 aprile)
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