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Non solo Snowpiecer, il cinema riscopre la post-apocalisse e la distopia

Pubblicato il 28 febbraio 2014 di Filippo Magnifico

Snowpiercer, il nuovo film del regista di The Host Bong Joon-ho, ha fatto il suo ingresso nelle sale italiane (qui trovate la nostra recensione).

Il film è ambientato in futuro molto lontano, all’interno del quale una nuova era glaciale ha stermina la vita del nostro pianeta. Gli unici sopravvissuti sono i passeggeri dello Snowpiercer, un treno a moto perpetuo che compie un giro intorno al mondo ogni anno. Negli ultimi 18 anni al suo interno si è instaurato un regime di classe sociale, dove i più emarginati vivono nell’ultmo vagone del treno tra soprusi e povertà.

Una storia che riporta alla mente un genere ben preciso: il cinema post apocalittico.

Post apocalittico, già. Ma cosa identifica questo termine? Cinematograficamente parlando si tratta di un sottogenere della fantascienza, che mostra civiltà al limite, costrette a vivere le conseguenze di guerre nucleari, pandemie o qualsiasi forma di disastro in grado di ridurre il mondo ad una landa desolata.

I pochi sopravvissuti solitamente fanno quello che possono per tirare avanti all’interno di queste terre selvagge dove vige la legge del più forte. Anche per questo, nonostante la dimensione temporale sia futura, gli ambienti descritti sono particolarmente arretrati. Si tratta in qualche modo di nuove terre di frontiera, cosa che in più di un’occasione ha evidenziato un’ulteriore contaminazione con il genere western.

Molto spesso infatti i protagonisti di queste storie sono eroi solitari, figure maledette che vagano, apparentemente senza meta, per portare a termine una missione (solitamente una vendetta). Cerchiamo dunque di scoprire alcune pellicole che fanno parte di questo genere.

Come al solito tenete presente che il nostro è più che altro uno spunto, fateci sapere anche voi, dato che sono tantissimi, quali sono i vostri film post apocalittici preferiti!

INTERCEPTOR (1979, regia George Miller)

Primo grande ruolo per Mel Gibson, protagonista del film che ha lanciato il filone post-apocalittico. Entrato nella storia come il film a basso costo più redditizio – un record successivamente superato da The Blair Witch ProjectInterceptor racconta la storia di “Mad” Max Rockatansky, tutore dell’ordine disposto a mettere da parte qualsiasi codice etico nel momento in cui alcuni pirati della strada gli sterminano la famiglia.

1997: FUGA DA NEW YORK (1981, regia John Carpenter)

Nel 1981 il genio di John Carpenter ha dato vita a Snake Plissken, tra i principali eroi cinematografici, magistralmente interpretato da Kurt Russell e omaggiato nel corso degli anni in moltissime altre produzioni cinematografiche. Nel 1997 la città di New York è stata trasformata in un carcere di massima sicurezza, dal quale è impossibile evadere. Un gruppo di terroristi ha rapito il Presidente degli Stati Uniti e lo tiene in ostaggio in quel luogo dimenticato da Dio. La situazione è disperata e richiede l’intervento di un vero esperto.

DOOMSDAY (2008, regia Neil Marshall)

Neil Marshall ha messo veramente di tutto in questo mega omaggio al genere post-apocalittico, a cominciare dalla protagonista Rhona Mitra, che interpreta una versione femminile di Snake Plissken. Il risultato è più godibile che mai, a patto che si riesca a sorvolare su alcuni difetti.

THE ROAD (2009, regia John Hillcoat)

The Road Viggo Mortensen Charlize Theron Kodi Smit Mc Phee 19

Ispirato al romanzo La Strada scritto da Cormac McCarthy. In un mondo sconvolto da un non meglio precisato evento, i pochi superstiti cercano di sopravvivere ognuno con le proprie forze. Tra questi ci sono un padre (Viggo Mortensen) e il suo bambino (Kodi Smit McPhee), in viaggio chissà da quando e diretti chissà dove.

CODICE GENESI (2010, regia Albert Hughes, Allen Hughes)

Codice Genesi Denzel Washington Foto Dal Film 29

C’è un uomo che cammina lungo le strade deserte di un’America martoriata dalle conseguenze di una guerra. Il suo nome è Eli (Denzel Washington ) e possiede un libro che molti vorrebbero anche solo toccare per qualche secondo. Una figura solitaria, di poche parole (ma buone), che vuole solo portare a termine la sua missione. Questo, bene o male, è il tema alla base di Codice Genesi, pellicola diretta dai fratelli Allen e Albert Hughes (gli stessi de La vera storia di Jack lo Squartatore).