Sister II, ovvero “Abbie – Il ritorno”. Linda Cardellini passa come un ciclone sulla vita di Jess, e non ha alcuna intenzione di levare le tende…
Attenzione: il seguente articolo contiene SPOILER.
Abbie è appena arrivata, ma Jess è già ansiosa di liberarsene: non può sopportare il caos che sua sorella porta con sé. Decide quindi di cercarle un’altra casa, e chiede a Nick di tenerla occupata nel frattempo. Ovviamente Abbie mangia la foglia, seduce Schmidt e trova una soluzione molto comoda… soprattutto per lei.
Nel frattempo Winston è in attesa di conoscere il risultato del suo esame di ammissione all’accademia di polizia, ma continua a procrastinare perché teme il fallimento. Per tenersi occupato, comincia a infastidire Coach in palestra…
Altro giro, altro episodio scoppiettante: New Girl non perde un colpo, e si conferma come una delle migliori sit-com in circolazione. La qualità surreale dei dialoghi segue tempi comici impeccabili, mentre l’introduzione di Abbie genera conflitti stralunati che portano a soluzioni altrettanto stralunate. Linda Cardellini esalta la malizia del suo personaggio e si diverte a scandalizzare la povera Jess, che deve attingere a tutta la sua bontà d’animo per sopportarne le intemperanze. Se Jess ha sempre tentato di portare un po’ di (relativo) ordine in un mondo tutto maschile, Abbie invece ne alimenta l’immaturità: insegna ai ragazzi un gioco autodistruttivo come Sky Knife, e poi impacchetta Schmidt a mo’ di suino per una prelibatissima performance sessuale, che purtroppo (o per fortuna?) ci viene risparmiata. Insomma, è tutto un delizioso nonsense, caratteristica che rende questo show così adorabile e brillante, e che ci stimola a parteggiare per l’imbarazzante bizzarria dei personaggi. Un esempio: Nick, senza ragione alcuna, gioca al rapinatore con un collant in testa, puntando un’immaginaria pistola contro un immaginario “presidente”, intimandogli di “consegnargli gli hot dog” perché “la lealtà ha un prezzo”. Allucinazione pura.
Discorso a parte merita il buon Winston, che torna ad avere un ruolo primario. Assodato che il suo smarrimento è facilmente condivisibile da moltissimi trentenni, precari o disoccupati o sottopagati, Winston dà il meglio di sé quando rovina i piani di conquista di Coach, impegnato in una “raffinatissima” tecnica di corteggiamento con una bella ragazza della palestra. Ma non c’è niente da fare, l’amicizia ha la priorità: Coach sprona l’amico a sostenere un colloquio di lavoro, e poi a ripetere l’esame della polizia. Senza dubbio c’è qualcosa di molto verosimile nell’ansia di Winston, anche se New Girl ha il potere di sdrammatizzarla, calandola nelle dinamiche della commedia.
Alla fine, però, la domanda è inevitabile: Jess riuscirà a liberarsi di Abbie? Per il momento sembra proprio di no, dato che la sorella si trasferisce – di sua completa iniziativa – in casa di Schmidt. Di notevole finezza è la sua strategia per convincerlo: «Faremo sesso tutto il tempo». Evviva.
La citazione: «Jess, mi presteresti i tuoi occhiali? Vogliamo fare un gioco di ruolo.»
Ho apprezzato: l’umorismo surreale diffuso ovunque; Schmidt impacchettato; l’ironica malizia di Linda Cardellini; «Hey Abbie, andiamo a mangiare un po’ di tacos?».
Non ho apprezzato: nulla di rilevante.
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