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John Travolta, l’ex-ragazzo del sabato sera compie 60 anni

Pubblicato il 18 febbraio 2014 di Valentina Torlaschi

Inizia recitando nei musical di quartiere, calca i palcoscenici di Broadway ed “esplode” letteralmente sul grande schermo grazie a La febbre del sabato sera (1977) e Grease (1978). Icona per le teen-ager, brillantina tra i capelli, pantaloni a zampa, e balli scatenati, ottiene una notorietà immensa, planetaria che, però, a un certo punto, sembra svanire come una bolla di sapone. La causa? Be’ sicuramente le mode che passano ma soprattutto una serie di scelte sbagliate, si veda il rifiuto di futuri cult come American Gigolò e Ufficiale e gentiluomo (Richard Gere ringrazia ancora oggi…) ma anche Forrest Gump e Apollo 13, per partecipare a filmetti come Senti chi parla e sequel annessi.

Ma a salvarlo dall’oblio arriva Quentin Tarantino: con Pulp Fiction il regista più geniale e postmoderno in circolazione regala a John Travolta una seconda-vita artistica. La scena dove, sulle note di Chuck Berry, balla insieme a Uma Thurman in una tagliente e sottile parodia di se stesso è di fatto la scena più cult del cinema contemporaneo. Il film gli fa anche guadagnare la sua seconda nomination agli Oscar dopo quella per La febbre del sabato sera.

Da lì, fortunatamente, l’attore si rimette in moto, inizia la sua risalita e tornerà a lavorare coi grandi come Oliver Stone, Tony Scott, John Woo (Face/Off – Due facce di un assassino), Mike Nichols (I colori della vittoria). Ritrovata la fama, negli ultimi anni la star riesce a destreggiarsi con un certo equilibrio alternando commedie e film d’azione, da Codice – Swordfish (2001) all’adorabile ruolo en travesti per Hairspray (2007), da Daddy sitter con Robin Williams ai più recenti e adrenalinici I mercenari 2 e Le belve di Oliver Stone.

Questo è John Travolta. Una stella cadente ma sempre pronta a tornare a brillare. Una stella che oggi compie 60 anni.

Del resto, anche nella vita privata l’ex ragazzo del sabato sera è stato abituato a cadere, a farsi male e inevitabilmente a rialzarsi. Due tragiche perdite hanno segnato la sua esistenza: la prima nel 1977 quando l’attrice e sua compagna (di 18 anni più grande) Diana Hyland morì per un cancro al seno, la secondo nel 2009 quando, durante una vacanza alle Bahamas, vide morire il figlio autistico per un attacco epilettico. Un lutto che, come lui stesso ha raccontato, è riuscito a superare «solo grazie all’aiuto di Scientology».

«Non mi piace l’idea di compiere 60 anni», ha dichiarato in questi giorni John Travolta. Non gli piacerà, certo, e forse è anche per questo che si tiene sempre impegnato con nuovi progetti: nei prossimi anni, ad esempio, lo vedremo nel thriller The Forger in cui è un ladro geniale in carcere ma che ora cerca il riscatto per passare del tempo con suo figlio malato e poi sarà in John Gotti, biopic sul noto boss mafioso che uscirà nel 2015.

In quasi 40 anni di carriera, tuttavia, c’è ancora un sogno nel cassetto da realizzarediventare 007 e recitare nel ruolo del cattivo in un Bond movie. «Mi piacerebbe moltissimo. Non succederà nel prossimo film ma ne ho parlato con i produttori, magari un giorno succederà». Chissà se un giorno questo desiderio diverrà realtà… Nell’attesa, tanti auguri John!

C’est la vie!