I Centri di Identificazione ed Espulsione, meglio conosciuti come C.i.e., sono presenti sul nostro territorio da 15 anni ormai, ma mai i loro cancelli erano stati aperti ad un troupe “armata” di telecamere. Sono riusciti nell’impresa Alessio Genovese e Raffaella Cosentino, realizzando un documentario, EU 013 L’Ultima Frontiera, che verrà presentato oggi al Nuovo Cinema Aquila di Roma.
EU 013 L’Ultima Frontiera è un opera importante sia per il primato che rappresenta, ma soprattutto perché ci mette di fronte ad una realtà che troppo spesso ignoriamo e che è frutto diretto di una paura insita in ognuno ci noi: quella dell’invasione. Ogni anno circa 8mila persone vengono trattenute C.i.e., per un periodo di tempo che arriva fino a 18 mesi, in regime di detenzione amministrativa, cioè senza avere commesso un reato penale e senza essere stati giudicati nel corso di un processo.
La realtà messa in luce da quest’opera è quella di una nazione che vive con la convinzione di doversi difendere da una minaccia. All’interno di questo contesto i Centri di Identificazione ed Espulsione diventano quasi un simbolo, sono lì come la rappresentazione estrema di tutte quelle angosce a cui siamo stati abituati a credere. Lo capiamo mentre ascoltiamo le testimonianze dirette di chi in questi centri ci vive suo malgrado. Lo capiamo nel momento in cui ci viene mostrata la formazione della polizia di frontiera all’aeroporto di Fiumicino, a Roma.
Il film sarà in programmazione alle 22.30 da Lunedì 24 a Mercoledì 26 Febbraio presso il Nuovo Cinema Aquila di Roma. Oggi, inoltre, Raffaella Cosentino sarà presente in sala per rispondere alle domande del pubblico. Per maggiori informazioni potete visitare il sito www.cinemaaquila.com.