Attualità

Egon Spengler non è morto! Ricordando Harold Ramis

Pubblicato il 25 febbraio 2014 di Filippo Magnifico

La maggior parte delle persone che hanno pianto la morte di Harold Ramis sono cresciute, o semplicemente si sono avvicinate al mondo del cinema, negli anni ’80. È un dato di fatto e lo si capisce anche dall’età media di chi, sui vari social network, ha reso omaggio alla sua figura.
La cosa da un certo punto di vista mi rende orgoglioso, perché è la prova tangibile che sono cresciuto in un periodo cinematografico tra i più fertili, che è stato in grado di regalare pellicole che – sembrerà scontato dirlo – non si fanno più!

Ci hanno provato in tutti i modi e ancora continuano a farlo, ma la magia di quel tempo è impossibile da ricreare. Si tratta di un’alchimia di nomi, registi, attori, produttori, che, lentamente, ci stanno lasciando. Ma le loro opere restano ed è grazie a loro che continueranno a vivere per sempre. Harold Ramis ovviamente rientra in questa lista e, devo essere onesto, ogni volta che su Facebook mi ritrovo a leggere frasi come “Egon Spengler è morto” una sorta di nervosismo mi assale.

Egon Spengler non è morto, e non lo sarà mai. È pronto a ritornare in scena ad ogni passaggio televisivo, ogni volta che sentiamo quell’impulso irrefrenabile di prendere dalla nostra mensola il DVD di Ghostbusters, un film che conosciamo a memoria e non ci stancheremo mai di rivedere.

Un omaggio alla memoria di Harold Ramis, lasciato sul muro della caserma dei vigili del fuoco dove è stato girato Ghostbusters. Fonte Dailymail

Grazie a quel personaggio anche Ramis si è garantito la sua fetta di “immortalità”, meritatissima oltretutto, perché stiamo parlando di un autore a tutto tondo, che durante la sua carriera si è cimentato non solo con la recitazione, ma anche con la sceneggiatura (Ghostubusters, ad esempio, è stato scritto da lui in collaborazione Dan Aykroyd) e con la regia, regalandoci pellicole altrettanto mitiche, come ad esempio Ricomincio da Capo.

Nel momento in cui ho appreso della sua morte mi sono ritrovato a pensare a quel Ghostbusters 3, continuamente rincorso negli ultimi anni da Dan Aykroyd e mai diventato realtà. Forse a questo punto la cosa migliore sarebbe lasciare le cose come stanno, permettendo agli Acchiappafantasmi di vivere della giusta e meritata gloria che si sono guadagnati.

L’importante è che nessuno salti fuori con frasi tipo: “Abbiamo deciso di farlo perché è quello che avrebbe voluto Harold”. Non ci crederei mai.