Screenweek ne ha già parlato ampiamente in questo articolo: Sony Pictures ha comprato i diritti del libro Console Wars per realizzarne un film che sarà affidato agli attori/registi/produttori Seth Rogen ed Evan Goldberg. Rimandiamo all’articolo citato per tutto quello che riguarda la componente cinematografica. Segnaliamo che i due poliedrici uomini di cinema hanno realizzato anche la prefazione del libro che uscirà il prossimo 19 giugno e produrranno anche un documentario dedicato al libro.
In questo articolo però vorremmo parlarvi del progetto sul “lato videoludico”. In primis è incredibile l’incrocio che si viene a creare visto che proprio Sony nella metà degli anni ha scompaginato le carte dell’industria dei videogiochi con la prima Playstation e si può dire in un certo senso che l’incredibile successo di Playstation 2 ha estromesso dal mercato Sega come produttore hardware facendo quasi lo stesso con Nintendo che soltanto successivamente con Wii ha risollevato le sue sorti visto che il Gamecube in termini di vendite fu clamorosamente surclassato dal monolite nero PS2.
E poi, indubbiamente per chi come il sottoscritto ha vissuto quegli anni, questo progetto multimediale esalta e non poco. Proprio con le generazioni NES – Master System e Super Nes – Mega Drive, il videogaming diventava un fenomeno di massa anche in Italia. Dopo che la fine degli anni ’70 ed ’80 avevano regalato le primissime macchine da gioco casalinghe, soltanto con le console appena citate, si potevano avere a casa giochi molto simili a quelli che si trovavano nelle sale a quei tempi piene di gamers.
E fu grande l’impatto di Sonic che per qualche tempo sembrava poter spodestare dal trono Super Mario come Re della scena videoludica internazionale. Poi la guerra delle macchine da gioco si allargò ma perse anche un importante protagonista come la Commodore che con il 64 e l’Amiga in occidente diedero grandissimo filo da torcere alla concorrenza nipponica.
Abbiamo già scritto di Sony e poi nel nuovo millennio è stata Microsoft ad affacciarsi in questo settore dell’intrattenimento senza ovviamente dimenticare la piattaforma PC, che se pur bistrattata da molti, continua a ricevere il numero maggiore di produzioni videoludiche sia delle major che dei produttori indipendenti.
Insomma, Console Wars, definito un business-thriller, ha tutte le carte in regola per appassionare, in primis i videogiocatori di lunga data cresciuti a pane e cartucce ma anche i giovani players a cui già i CD Rom sembrano roba piuttosto antiquata. Ci auguriamo di poterne tornare a parlare non appena ci saranno ulteriori dettagli su libro, film e documentario.