La distribuzione di The Wolf of Wall Street in Medio Oriente e in alcuni paesi asiatici è stata vietata o in alcuni casi è stata possibile solo dopo aver applicato alcuni tagli. La Red Granite la compagnia che si occupa della distribuzione internazionale del film, ha dichiarato tramite il suo presidente Christian Mercuri:
“Parte del contenuto del film crea una situazione difficile in alcuni territori in cui è presente la censura e possono anche vietare i film. Certamente ci preoccupa il fatto che chiunque possa tagliare il nostro film, ma ogni territorio è diverso. Se hai un film molto violento, non è un problema in America, in Asia o nel Medio Oriente, ma è un problema in Europa.
Uno cerca di fare un film per il pubblico mondiale. Questa è una pellicola spettacolare, tutte e tre le ore. È un peccato che certi paesi non permettano all’arte di essere mostrata nella sua interezza”.
Da venerdì il film comincerà ad approdare anche in Europa ma quali sono stati i tagli che la compagnia ha permesso per fare in mondo che il film venisse distribuito in alcuni paesi?
India – sono state tagliate tre scene: un orgia gay, la sequenza della pubblica masturbazione di Jonah Hill e la scena di apertura in cui DiCaprio sta sniffando cocaina sul fondoschiena di una donna con una cannuccia. Inoltre, l’espressione “tutte le monache sono lesbiche” è stata oscurata a causa di una linea guida dell’organi di censura del paese che afferma che tutte le religioni devono essere rispettate.
Singapore – La pellicola ha ottenuto il rating R21, quindi solo gli spettatori con un età maggiore ai 21 anni possono vedere il film. Solo sette dei nove cinema del centro di Singapore possono mostrare il film. Nei multisala di periferia i film con rating R21 sono vietati (in passato è capitato anche al film Milk, ndr.). Le autorità di Singapore hanno detto che avrebbero anche tagliato anche alcune scene, tra cui una con DiCaprio che fa sesso con una assistente di volo, ma Mercuri della Red Granite dice di non essere a conoscenza di questi tagli apportati dopo l’assegnamento del R21. Nonostante il ristretto numero di sale il film è arrivato primo in classifica, lo scorso fine settimana, incassando 300mila dollari.
Malasia e Nepal – Il film è stato vietato. Una fonte di THR all’interno del governo malese ha dichiarato che il film avrebbe affrontato dei grossi problemi con la censura, a causa della sua profanità, del nudo e del sesso, se avesse tentato la distribuzione.
Medio Oriente – In Lebano il film doveva essere proiettato con gli stessi tagli apportati in India ma alla fine il distributore ha dovuto cedere alla pressione degli spettatori, e alla fine secondo alcune fonti dovrebbe aver tagliato solo la scena dell’orgia gay.
Emirati Arabi – Sono stati tagliati 45 minuti del film. All’inizio della settimana il governo ha rilasciato un comunicato stampa in cui ha spiegato che il distributore regionale ha fatto i tagli e non l’autorità per la censura.
Ricordiamo che anche in America il film ha subito dei tagli, per poter aggiudicarsi il rating R e non l’NC-17.
Ma il film, bersagliato dalle critiche di diverse organizzazioni, è ancora una volta sotto fuoco, questa volta per l’uso improprio della parola ‘ritardato’ e per la presa in giro delle persone con paralisi cerebrale. Il CEO del gruppo dei disabili Arc, Peter Berns, e il presidente e il CEO della United Cerebral Palsy, Stephen Bennett, in un comunicato stampa congiunto hanno spiegato come i due usi della parola ritardato e della scena in cui Jordan Belfort (DiCaprio) descrive la sua esperienza con la droga come il raggiungimento della fase della paralisi cerebrale, sono un offesa per il pubblico composto anche da persone colpite da disabilità, dai loro famigliari e dai loro conoscenti.
“È giunto il momento per Hollywood di svegliarsi e capire che i suoi clienti si meritano di meglio”.
Il regista non ha ancora risposto a queste nuove accuse ma Scorsese aveva precedentemente difeso la pellicola spiegando che si tratta di un ammonimento, mentre DiCaprio aveva dichiarato:
“Spero che la gente capisca che non stiamo condonando questo comportamento, che lo stiamo accusando… se vi sedete fino alla fine del film, vi renderete conto di quello che stiamo dicendo su queste persone e su questo mondo”.
Nel cast troviamo inoltre: Matthew McConaughey, Jean Dujardin, Kyle Chandler, Jon Bernthal. Prodotto dagli stessi DiCaprio e Scorsese (qui alla loro quinta collaborazione) insieme alla Red Granite di Riza Aziz e Joey McFarland, alla sceneggiatura del film troviamo Terence Winter (“The Sopranos,” “Boardwalk Empire”). In Italia il film uscirà il 23 gennaio 2014.