DVD generale A casa blu ray Recensioni
Quando le hanno regalato il DVD di Ribelle – The Brave, 13° lungometraggio targato Disney–Pixar, mia figlia era un po’ riluttante e sembrava che non volesse vederelo, perché non le sembrava che Merida potesse essere una principessa, fino a che non ha ceduto e l’ha visto, da quel giorno anche Merida è stata inserita tra i suoi personaggi Disney più amati.
In genere i film lei li guarda con il suo papà ma durante le vacanze natalizie, complice il fatto che anch’io ero un po’ più tranquilla, lo abbiamo guardato tutti insieme!
Il film è ambientato nella Scozia medioevale e protagonista del film è Merida che, oltre ad essere una principessa in quanto figlia di Re Fergus e della Regina Elinor, è anche un’abile arciera con un carattere molto forte.
La passione per l’arco le è stata trasmessa dal padre che, contro il volere della moglie, il giorno del suo sesto compleanno le regalò un arco.
Merida ha un rapporto molto burrascoso con i genitori (in particolar modo con la madre con la quale litiga spesso) e uno dei suoi desideri più grande è quello di liberarsi dai legami di corte oltre che dall’influenza dei genitori.
La lite più grande che ha con la madre avviene quando quest’ultima le comunica che i tre capi dei clan che suo padre governa presenteranno ciascuno il loro primogenito come pretendente alla sua mano e per ottenerla dovranno partecipare a dei giochi, il vincitore potrà fidanzarsi con Merida.
La ragazza è totalmente contraria all’idea di avere un marito, ma sua madre, che non tollera i modi bruschi e poco regali della figlia, la riprende continuamente e non ascolta le sue richieste insistendo sul fatto che è suo dovere accettare la tradizione e i pretendenti.
Merida allora decide di partecipare ai giochi regali per vincere la sua stessa mano e siccome spetta a lei la scelta della disciplina in cui i pretendenti devono gareggiare, sceglie il tiro con l’arco, disciplina nella quale eccelle. Ovviamente nella gara è Merida ad avere la meglio e il gesto della ragazza offende la mamma e umilia i pretendenti.
Ne consegue un litigio tra madre e figlia durante il quale Merida taglia l’arazzo fatto dalla madre, che rappresenta la loro famiglia e Elinor, ferita e infuriata, getta l’arco della figlia nel fuoco.
Merida scappa nella foresta e arriva da una vecchia strega alla quale da il suo medaglione, in cambio di un incantesimo che sia in grado di cambiare la madre e quindi il suo stesso destino. La strega l’asseconda preparando un dolce magico che Merida dovrà far mangiare alla madre dimenticandosi però di dirle in che modo sua madre cambierà grazie all’incantesimo.
Infatti quando Elinor mangerà il dolce si trasformerà in un’orsa.
Il solo modo per far ritornare Elinor umana è ricucire lo strappo che l’orgoglio ha causato.
Merida suppone che lo strappo che intende la strega sia quello dell’arazzo della madre e così insieme alla madre orso cerca di infilarsi nella stanze del castello in cui era conservato l’arazzo per ripararlo.
Ma le due vengono scoperte dal padre di Merida che vedendo l’orsa crede che questa abbia mangiato la moglie e l’aggredisce, sebbene Merida cerchi di chiarire la situazione. Elinor, orsa fugge nel bosco inseguita dal marito e dai suoi uomini, mentre Merida viene chiusa nella sua stanza.
Grazie ai tre fratellini (anch’essi trasformatisi in orsetti perché hanno mangiato il dolce magico) e dopo aver ricucito l’arazzo, Merida raggiunge il bosco dove il padre, accompagnato dai guerrieri del clan, ha circondato la madre: lì riesce a evitare la morte della madre per mano del padre, difendendola a spada tratta.
Ma nonostante l’arazzo ora sia integro e la madre salva l’orsa non si ritrasforma in Elinor.
Allora le due donne si abbracciano e Merida dice alla madre di volerle bene e con questo gesto e queste parole Elinor riacquista le sue sembianze umane perché lo strappo da sanare indicato dalla strega non era quello dell’arazzo ma quello tra madre e figlia.
Il film gioca molto sul rapporto madre figlia e questo è quello che a me è piaciuto molto proprio perché da madre di due figlie femmine, di cui una con un carattere molto forte, mi sono un po’ immedesimata perché credo che mi aspettino anni duri a meno che io riesca prima a “plasmarle” in parte il carattere.
Ma quale mamma non si è trovata ad affrontare delle liti con i propri figli? E poi vero che basta un abbraccio e un bacio per ricucire le ferite? Raccontateci la vostra esperienza nel box dei commenti
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