Recensioni

Low Winter Sun, il commento alla serie AMC con Mark Strong

Pubblicato il 06 gennaio 2014 di emanuele.r

Dopo Breaking Bad, Mad Men e The Walking Dead, il marchio AMC è sinonimo di qualità, di serie tv da non perdere. Ed è così anche per Low Winter Sun, il poliziesco che la rete via cavo ha mandato in onda in agosto e che da qualche settimana è sugli schermi italiani di FoxCrime. Una serie tratta da un’omonima miniserie britannica che ha il suo punto di forza in Mark Strong, protagonista noto soprattutto per lo Sherlock Holmes di Guy Ritchie e il Robin Hood di Ridley Scott, oltre che per la versione originale di questa serie.
I detective Agnew e Geddus ammazzano il collega corrotto McCann, forse implicato nell’omicidio della fidanzata di uno di loro. Ma le indagini degli Affari interni, che legano McCann al traffico di droga, scoperchieranno un verminaio sulla città di Detroit. Adattata per la tv americana da Chris Mundy, Low Winter Sun è un poliziesco moderno tipico, che mescola il realismo delle ambientazioni, il sentore del lavoro poliziesco di NYPD Blue e la sporcizia morale di James Ellroy.

Detta in questi termini, Low Winter Sun sembrerebbe un capolavoro: il ritratto di una città, delle sue dinamiche che mostrano una corruzione a livelli sempre più alti, attraverso due ritratti di poliziotti, in cui le luci fanno sempre più fatica a farsi strada tra le ombre. E infatti l’atmosfera, ordinaria eppure tagliente, e le interpretazioni degli attori (i protagonisti Strong e Lennie James, ma anche il superiore James Ransone e il detective dell’AI David Costabile) sono davvero notevoli. Quello che fa un po’ storcere il naso è la narrazione: il plot, la sua evoluzione non hanno il respiro necessario per 10 episodi senza dover diluire il racconto (fin dal pilot, per giunta) e così la serie rischia di cedere già dai primi episodi.
Forse non è un caso che Low Winter Sun sia stato cancellato al termine della prima stagione, forse perché per gestire una narrazione lenta, dalle volute ampie, serve un’altra mano di scrittura, un’altra attenzione ai personaggi, una capacità di far diventare eventi anche i piccoli risvolti che qui a tratti manca. Detto questo, Low Winter Sun è tutt’altro che una brutta serie, anzi è un prodotto poliziesco che mira in alto e ha il potenziale per affascinare. Tuttavia non lo utilizza sempre nel modo migliore.

Commentate la recensione e restate su Screenweek ed Episode39.