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Giornate 2013, I Bellocchio e Pannofino incontrano Sorrento

Pubblicato il 03 dicembre 2013 di emanuele.r

Mettere a confronto due generazioni di cinema sullo stesso palco, tra chiacchiere e immagini. E’ il cuore di Generazione Cinema, la serie di incontri condotti da Mario Sesti che è approdata anche alle Giornate Professionali di Cinema. Ed è arrivata con un incontro d’eccezione: Marco Bellocchio e il figlio Piergiorgio, che hanno incontrato il pubblico della città di Sorrento al Teatro Tasso. Un incontro, corredato da una serie di clip tratte dai film dei due protagonisti, che ha permesso di fare luce non solo sulle differenze generazionali, ma anche sul complicato rapporto che lega un padre e un figlio spesso al lavoro insieme.
“Un rapporto padre e figlio è molto complesso, ma per fortuna il rapporto regista-attore ha permesso di capirci meglio”, ha dichiarato Bellocchio padre, che in un certo senso ha sublimato nella relazione con Piergiorgio il suo odio viscerale per l’autorità paterna intesa non solo in chiave simbolica, come hanno dimostrato film emblematici di un’epoca come I pugni in tasca, Nel nome del padre, ma anche L’ora di religione. “Forse sarò ingenuo, ma non ho mai usato i suoi film contro mio padre. E’ già difficile così”, dice ironico Bellocchio figlio, che però mostra un certo orgoglio – giustificato – nell’identificazione del suo lavoro con il cinema del padre: “Di solito quando lavoro per altri registi mi chiedono di portare con me il bagaglio che ho imparato da lui. Se hanno paura del confronto non mi chiamano affatto”.

Sullo stesso palco, prima di proiettare la versione restaurata di Risate di gioia con Totò e Anna Magnani, curata dalla Cineteca di Bologna che sta portando nelle sale alcuni classici come Il gattopardo, Il delitto perfetto e Amanti perduti (in questi giorni nelle sale), Francesco Pannofino ha presentato le prime immagini di Il pretore, nuovo film di Giulio Base tratto da un romanzo di Piero Chiara, commedia nera ambientata negli anni ’30 in cui l’attore romano interpreta il pretore del titolo, uomo che usa il suo potere per sedurre le donne.
Un film che riporta sul grande schermo le parole e i ritratti sapidi di Chiara, la professionalità del regista Giulio Base e che dà un ruolo da protagonista assoluto a Pannofino, che assieme a Eliana Miglio e Sarah Maestri ha composto questo quadro di un uomo disperato e ridicolo nella sua tragicità, sullo sfondo del varesotto (il film è girato tra Varese e Luino), provincia ricca di storie curiose ed emblematiche, che dal passato tornano a far riflettere sul presente.

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