Frozen – I registi del cartoon Disney presentano il film a Roma!

Frozen – I registi del cartoon Disney presentano il film a Roma!

Di Leotruman

Frozen Final Poster Italia 01

Poco fa sono state annunciate le nomination agli Annie Awards, gli Oscar del mondo dell’animazione, e Frozen – Il Regno di Ghiaccio, la nuova pellicola targata Walt Disney Animation Studios ha ottenuto ben 10 candidature tra cui Miglior Film (QUI l’elenco completo).

Parliamo del film che sembrerebbe aver dato il via ad un secondo “rinascimento Disney” viste le critiche a dir poco eccellenti e gli incassi da record oltreoceano (93 milioni in cinque giorni). Ma quali sono i segreti del film che gli hanno permesso di avere tanto successo?

Sono venuti a raccontarcelo proprio Chris Buck Jennifer Lee, i registi di Frozen, insieme al produttore Peter Del Vecho. Sbarcati a Roma oggi per parlare del film, li abbiamo subito incontrati ed ecco cosa ci hanno raccontato su questa particolare versione liberamente trasposta de La Regina delle Nevi di Hans Christian Andersen.

La storia è ispirata alla favola classica, ma poi vi siete distanziati in modo ancor più radicale che in passato. Ci potete spiegare il motivo?

Jennifer Lee: Quello che ci è piaciuto molto del film è che le tematiche più importanti sono simili alla favola originale: la contrapposizione amore-negatività ne La Regina delle Nevi e amore-paura in questo caso. La nostra principessa Anna è armata però solo di amore, e cerca di contrastare tutta la negatività. La differenza sostanziale sta nel fatto che la Regina delle nevi è troppo indefinita nell’originale, e non vi è molta connessione con la storia ma era solo cattiva. Abbiamo quindi deciso di distanziarsi realizzando un personaggio che fosse molto più tridimensionale. Trovare la storia delle due sorelle è stato l’elemento chiave su cui poi abbiamo costruito il resto.

I film d’animazioni basati sulle più note favole sono un marchio di fabbrica Disney fin dai tempi di Biancaneve. Come ci si sente a far parte di tale tradizione?

Chris Buck: È per me onore far parte di questo studio, che continua a raccontare storie e favole così come faceva in passato. Sono cresciuto con i film Walt Disney, in particolare con Pinocchio che amo in modo assoluto. Mi piace molto raccontare queste storie, è un onore davvero.

Jennifer Lee: Anche per me è un onore, il mio preferito è invece Cenerentola. Walt Disney stesso voleva realizzare molto tempo da un film sulla Regina delle nevi, e il fatto di averlo potuto fare noi è stato un onore incredibile. La possibilità di aver realizzato nel 2013 questo film in modo moderno e pur conservando tocco classico e con cui è facile identificarsi è davvero motivo di orgoglio.

Peter Del Vecho: Tutti noi amiamo le fiabe Disney e raccontare storie in generale, storie che siano epopee, abbiano un grandissimo respiro. Il modo in cui sono riusciti a trasportare il pubblico è sempre stato incredibile. Noi non vogliamo raccontare storie che siano necessariamente realistiche, ma credibili.

Frozen registi

Dell’adattamento si è parlato molto per anni, ma in particolare un personaggio ha impedito spesso la realizzazione: quello di Elsa, la regina “cattiva” ritenuta troppo cattiva. Perché questo problema, quando nella tradizione Disney il villain è sempre stato solo cattivo?

JL: In questa storia oltre alla misteriosità della Regina delle nevi, c’è una parte simbolica. Quando abbiamo cominciato ad esplorare il personaggio, più andavamo avanti più avevamo intenzione di cercare di creare un personaggio diverso. Abbiamo creato villain classici, cattivi e basta molte volte, ma in questa occasione abbiamo provato a fare qualcosa di diverso. Qualcosa di più complesso e sfaccettato, meno semplice e meno lineare rispetto a quelli conosciuti fino ad ora. Era così più interessante e imprevedibile, e abbiamo creato Elsa piuttosto che il classico binomio buono-cattivo.

CB: quando l’autore delle canzoni ha scritto Let It Go, la canzone ha cambiato la nostra visione di Elsa. Fino a quel momento era più cattiva, ma con questi versi Jen ha quasi riscritto il primo atto. È stato un vero e proprio punto di svolta, abbiamo cambiato Elsa trasformandola in un personaggio che riesci ad avere più a cuore.

I film sulle principesse Disney sono sempre stati anche una storia di modelli di donne. Le linee Disney cambiate negli anni, c’è stata prima la svolta femminista e poi un’ulteriore evoluzione. Credo tu sia prima regista donna dei Walt Disney Animation Studios: è vero che è ambiente un po’ “maschilista”, un po’ troppo per ragazzi?Hai sentito molto la responsabilità di rendere Frozen classico e in linea con i tempi allo stesso tempo?

JL: Anch’io sono cresciuta con i classici Disney, amo i personaggi che sono credibili, non perfetti, come le eroine Disney. Sono sempre stati personaggi in cui ti puoi identificare e tutti quanti noi amiamo questo tipo di personaggi. Più che cambiamento, semplicemente rappresentano meglio le donne per quello che sono oggi. Per quello che riguarda il fatto di essere una donna, la prima regista degli studios, io sono entrata a lavorare a Disney con Ralph Spaccatutto e già metà della troupe era costituita da donne. Questa divisione non l’ho avvertita, in passato probabilmente la minoranza era evidente.Ormai vi è equilibrio in termini numerici, e per questo i personaggi sono anche più bilanciati rispetto al passato. Fa onore alla Disney, perché vuol dire che il cinema di animazione non è rimasto indietro.

Quanto è diverso Frozen dai precedenti lavori dello studio e quanto è legato alla tradizione?

CB: Come dicevamo prima, anche noi siamo cresciuti a film Disney, Fanno parte di noi, parte di quello che siamo, e allo stesso tempo cerchiamo di creare qualcosa di diverso. Fa parte del nostro Dna, non possiamo prescindere dal retaggio e dalla tradizione Disney. Creare film per tutti, per tutte le età, che siano fonte ispirazione, che abbiano un messaggio e diano speranza ai bambini di oggi. È un qualcosa che prendiamo molto sul serio.

I co-primari nei film Disney sono sempre stati una delle parti portanti. Quanto è difficile scrivere personaggio come il pupazzo di neve Olaf?

JL: Creare Olaf è stata una bella sfida. È stato Chris a proporre l’idea del personaggio, un pupazzo neve che non sentiva dolore se si rompeva. Sono stata io la rompiscatole, ho sempre ritenuto che Olaf dovesse  essere pertinente, dovesse avere a che fare con storia, non poteva essere un personaggio messo lì per far ridere. Quando abbiamo creato le sorelle, allora abbiamo capito come renderlo parte integrante della storia.

Diretto da Jennifer Lee (regista e sceneggiatrice che vanta tra gli ultimi successi quello di Ralph Spaccatutto) e Chris BuckFrozen – Il Regno di Ghiaccio arriverà nelle sale italiane il 19 dicembre 2013, ma domenica 15 dicembre ci saranno delle anteprime in 100 cinema. Nel cast vocale della versione originale ci sono Kristen Bell e Idina Menzel, mentre le voci italiane… le scoprirete nella nostra intervista di domani! Tornate a trovarci.

Qui trovate la pagina Facebook italiana del film

Fonte: ScreenWeek

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