ScreenWeek dal Giappone.
Chi si ricorda del Mago Pancione? La serie animata che andava in onda sulle emittenti private italiane durante gli anni ottanta, l’epoca dell’arrivo massiccio in tutta Europa e specialmente nel nostro paese dei cartoni animati giapponesi? Chi ha un’età compresa fra i trenta ed i quarant’anni probabilmente sì, comunque per coloro che non erano presenti a quel tempo o per chi se lo fosse perso, si tratta di un anime, titolo completo Il mago pancione Etcì (Hakushon Daimaou), originariamente prodotto dallo Studio Tatsunoko nel 1969, lo stesso studio che ha prodotto fra gli altri cartoni animati quali Gatchaman, Yattaman o Gigi la trottola. L’anime in questione racconta le strampalate avventure di un ragazzino, Kenta, e del ritrovamento di una antica lampada al cui interno abita appunto il mago Etcì, un mago grassone e ghiotto di hamburger che viene liberato dalla lampada ogniqualvolta qualcuno strarnutisce, ecco la sigla italiana:
Dal novembre scorso il popolare cartone animato ha anche una versione live-action, ogni domenica sera infatti, sull’emittente Fuji TV va in onda il telefilm omonimo, qui sotto potete vedere la sigla d’apertura, ciò che si nota al primo sguardo è la differenza di dimensioni fra il mago animato e quello in carne ed ossa, piuttosto magretto e una qualità in verità piuttosto discutibile. Come l’originale si tratta di un prodotto televisivo molto leggero, dedicato ad un pubblico prevalentemente di giovanissimi che cerca di sfruttare gli spunti comici del cartone animato giocando anche sull’effetto nostalgia, rivolgendosi cioè anche ai genitori dei piccoli spettatori.