«Un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è arreso». Questa è forse la frase più popolare, immediata e potentissima, tra quelle pronunciate da Nelson Mandela nel corso della sua inesauribile lotta per realizzare il suo sogno: l’uguaglianza tra gli uomini e la libertà. Dopo lunghi mesi di malattia che avevano tenuto il suo paese col fiato sospeso, il Presidente del Sudafrica è morto nella notte. Aveva 95 anni.
Eroe della lotta all’apartheid, Mandela ha dedicato la sua esistenza a combattere le discriminazioni della gente di colore nella sua terra, come nel mondo: una guerra contro le ingiustizie che gli costò 27 anni di carcere. Nel 1993 ottenne il premio Nobel per la Pace e diventò negli anni un’icona per la lotta dei diritti umani.
Mandela, o anche Madiba (questo il suo soprannome), è un eroe che anche il cinema non ha potuto non celebrare nel passato più o meno recente. Numerosi i film (anche per la tv) a lui dedicati come Invictus – L’invincibile con Morgan Freeman, ma anche Il colore della libertà – Goodbye Bafana di Bille August, Endgame diretto da Pete Travis con Clarke Peters o Mandela con Danny Glover. Il titolo più recente è Mandela: Long Walk to Freedom con Idris Elba: scritto da William Nicholson sulla base dell’omonima biografia, il film segue tutta la vita del Presidente sudafricano, dalla sua infanzia in un villaggio rurale fino al suo insediamento come primo presidente democraticamente eletto del Sudafrica. Presentata al Sundance Film Festival dello scorso anno già uscita negli Usa e a gennaio in Inghilterra (in Italia, invece, ancora senza distribuzione), la pellicola è stata descritta come emozionante e gioiosa, come la storia di un uomo buono che trionfa contro ogni probabilità. E questo perché lui non ha mai smesso di essere un sognatore… Addio Madiba.
Fonte: Ansa
