Dopo la scomparsa di Peter O’Toole, un altro lutto ha colpito Hollywood in queste ore: è morta Joan Fontaine, una delle prime muse di Alfred Hitchcock che la dirige in Rebecca, la prima moglie (1940) e Il sospetto portandola all’Oscar proprio con quest’ultimo film in cui era al fianco di Cary Grant.
Dopo una breve gavetta teatrale, Joan Fontaine debutta sul grande schermo nel 1935 con No More Ladies di E.H.Griffith e da lì inizia un’importante ma anche sofferta carriera, un percorso artistico per lungo tempo segnato da un’accesa rivalità con la sorella Olivia de Havilland. Sin dall’inizio, Joan Fontaine aveva deciso di abbandonare il suo vero nome Joan de Beauvoir de Havilland prendendo il cognome del patrigno George Fontaine proprio per differenziarsi dalla sorella.
Tra i titoli più noti della sua carriera: la tagliente commedia Donne di Curkor (1939) di cui è stato fatto un remake qualche anno fa, poi i due citati film con Hitchcock ( Rebecca, la prima moglie (1940) e Il sospetto), La porta proibita (1944), Lettera da una sconosciuta (1948) di Ophuls, La Porta Proibita – Jane Eyre (1944) con Orson Welles, La seduttrice (1950) di Nicholas Ray, Accadde in Settembre (1950), Ivanhoe (1952), L’Alibi era Perfetto (1956), L’Isola nel Sole (1957). Dagli anni ’60 Joan Fontaine ha partecipato a numerose serie tv e film per il piccolo schermo. In 1978, ha anche pubblicato la sua autobiografia, No Bed of Roses, dove aveva raccontato nel dettaglio il rapporto controverso con la famiglia de Havilland.
Fonte: THR