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Torino 2013 – A proposito di Plus One, Computer Chess e Flood Tide #Torino2013SW

Pubblicato il 30 novembre 2013 di Filippo Magnifico

Plus One (sezione After Hours)

Il regista Dennis Iliadis (lo stesso che ha diretto il remake de L’ultima casa a sinistra) l’ha definito un film all’apparenza molto semplice.
Viene da pensare, a questo punto, che neanche lui si sia reso conto di quanto fosse difficile gestire una storia che funziona come una matriosca: il primo strato è rappresentato dal tipico “party movie”, andando più a fondo si trovano fantascienza, love story e un pizzico di horror.
Decisamente complicato, ancora di più se si tiene conto che la componente fantascientifica, che sfrutta i paradossi temporali facendoli coesistere sullo stesso terreno, è particolarmente ambiziosa.
Il risultato è un pasticcio a base di tette, musica da discoteca e sentimento un tanto al chilo. Peccato perché l’idea alla base del film è tutto sommato affascinante, ma a parte qualche (facile) risata c’è ben poco.

Computer Chess (sezione After Hours)

Andrew Bujalski è il nuovo guru del cinema indipendente americano e nel corso della sua carriera è riuscito ad aggiudicarsi un bel po’ di riconoscimenti all’interno di vari festival.
Computer Chess è il suo ultimo lungometraggio: un’opera decisamente difficile, dedicata ad un pubblico di veri amatori (armati di un bel po’ di pazienza), ma che si può benissimo inserire tra le pellicole più originali presentate durante la 31° edizione del Torino Film Festival.
Girata con una telecamera old school, ambientata in un hotel che in quanto inquilini stravaganti può fare invidia anche a Shining, caratterizzata da una trama che, per ammissione dello stessa regista, si è sviluppata in maniera intuitiva. In poche parole: come mettere a dura prova gli spettatori, incuriosendoli e annoiandoli allo stesso tempo.
Durante la visione sembra che il film non finisca mai, pur durando un’ora e mezza scarsa. Una volta giunti i titoli di coda, però, non si può fare a meno di ragionarci su.

Flood Tide (sezione Onde)

Più autoreferenziale di così si muove!
Flood Tide è il primo lungometraggio scritto, diretto, montato e prodotto da Todd Chandler, membro del gruppo indie folk Dark Dark Dark, presente nel cast. Non vi basta? Le musiche della band fanno da sottofondo alla storia, che trae la sua ispirazione dal Miss Rockaway Armada, un progetto artistico collettivo di zattere di grosse dimensioni, dall’aspetto scultoreo, realizzate con rifiuti e fatte navigare lungo il Mississippi, a cui ha partecipato lo stesso Chandler, ovviamente.
Poteva nascerne un corto carino, ma la voglia di strafare ha dato vita ad un mediometraggio che riprende alcuni temi particolarmente cari alla cultura New Age, per dar vita ad una rappresentazione vacua e presuntuosa.

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