Club Sandwich (In Concorso)
Le caratteristiche tipiche del cinema di Sofia Coppola, senza quell’estetica patinata che lo contraddistingue. Il film diretto da Fernando Eimbcke affronta la delicata tematica del passaggio all’età adulta, visto però attraverso gli occhi di una madre particolarmente attaccata al suo bambino.
Alla voglia di crescere, di esplorare mondi nuovi, si aggiungono quindi tematiche come la paura e, di conseguenza, l’egoismo.
Una scelta decisamente vincente, se si tiene conto che la pellicola era stata inizialmente concepita come la classica storia adolescenziale.
Poteva essere l’ennesimo titolo senza infamia e senza lode, invece si tratta di un’opera pervasa da un denso alone di tristezza e caratterizzata da picchi di ambiguità impossibili da ignorare.
Vandal (In Concorso)
Anche in questo caso il tema portante è il delicato periodo dell’adolescenza. Abbiamo un giovane turbolento, che viene mandato a vivere con gli zii nella città del padre. L’insospettabile cugino lo farà entrare nel suo mondo segreto: quello dei writer.
L’arte urbana del graffito viene vista dal regista Hélier Cisterne sia come condanna che come riscatto, ma la cosa che colpisce di più sono i ricorrenti richiami al mondo dei supereroi, che raggiungo l’apice nel finale, di cui ovviamente non sveliamo nulla. Un’opera interessante, anche se in alcuni punti troppo lenta.
Per tutti gli articoli e le recensioni della 31° edizione del Torino Film Festival potete consultare questo link o seguire i nostri social network (Facebook, Twitter e Instagram) cercando l’hashtag #Torino2013SW.